domenica 18 settembre 2016

Citazione alcolica


"La fine del presente del vino è il presente della sua scomparsa. Guardiamo, sentiamo e mettiamo in bocca; gli aromi arrivano a noi e noi riconosciamo la loro molteplicità: limone, melone, mela cotogna, mela, pera, pesca, fragola, lampone, ribes rosso, ribes nero, ciliegia, mora, mirtillo, prugna, frutti esotici, fico, datteri, agrumi, frutta candita, mandorla, nocciola, susina, acacia, biancospino, miele, cera, pesca, quercia, affumicato, caffè, pane tostato, cannella, vaniglia, liquirizia, pepe, peperone, noce moscata, fieno, bosso, humus, fungo, tartufo, foglie cadute, pietra focaia, silice, selvaggina, ventre di lepre, cuoio, pelliccia... e la lista non è esaustiva! 
Nei suoi atomi più sottili, si trova concentrato il mondo intero: il minerale, il vegetale, l'animale, i fiori, le spezie, la frutta, il legno. Nel vino, tutto gira come un vortice. In questo liquido ritroviamo l'evoluzione della Natura che, dentro la bottiglia, si trasforma seguendo il ritmo imposto dal tempo cosmico: il verde di un limone, la morbidezza di un germoglio di caprifoglio, la voluttà di un fiore d'acacia, la potenza del frutta, la prugna, la pesca, l'albicocca, lo zucchero quando matura, il suo diventare cotto, marmellata, purea, il persistere in bocca del frutto secco. In un bicchiere si gioca in scala ridotta ciò che un giorno è stato giocato in grande nell'universo: l'alchimia di tutti gli atomi, come quando, un giorno, le lettere si riuniscono per formare una poesia di Rimbaud."

(Il Cosmo - Michel Onfray)

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