martedì 12 luglio 2016

Il Degrado


Come fotografare questo degrado culturale che attanaglia, con morsa apparentemente letale, cuori, coscienze, intelletti, fantasia, propositi, orizzonti? 
Come visualizzare l'apoteosi del nulla che a poco a poco, come una deriva, ci sta trasportando su lidi inconsistenti, su spiagge desolate, su spazi di assenza?
Come descrivere questo rincorrersi, sfuggendoci?
Si potrebbe in molti modi.
Ne ho visto uno ad esempio sui social. Dove disperati che si credono vivi, postano le assurdità vomitate durante i momenti in cui non dormono. Una certificazione, quasi un grido disperato, richiedente aiuto. 
Si credono, e magari lo sono materialmente, ricchi. 
Provo compassione per queste vittime di un pensiero distruttivo ed alienante, soffocante culture da millenni costruite, per il bene ed il progresso di menti e cuori.

Ecco alcuni esempi, tristi...


Che dire? 
Non giudico, apprendo. Se molti si sono ridotti così, temo l'epidemia. 



Se fossimo su un autobus, saremmo in prossimità del capolinea. 
Con tutto il rispetto per i cani, a cui voglio bene, questo esteriorizzare problematiche di socializzazione, di inserimento dentro al grande progetto dell'umanità, lascia basiti. 

Se uno posta, per rendere partecipi molti della sua, apparente, gioia, 
una foto così


in cosa dobbiamo sperare noi che ci barcameniamo in quello che apparentemente è triste normalità e che invece, ce lo insegnano secoli e secoli di umanità, risulta essere vita?

Nessun commento:

Posta un commento