La festa gioiosa di Fratelli d'Italia, il partito guidato da Giorgia Meloni, condito con una spruzzata di Ignazio La Russa e avente tra le proprie file il precedente sindaco di Roma "AlèDanno" inquisito nell'inchiesta di Mafia Capitale, per la caduta di Marino, ricorda quelle novelle di fantasia in cui si immagina Nerone gioire nel vedere un giovane spegnere mediante minzione un fuocherello, Al Capone commuoversi nel sapere che il nipote ė astemio, i Benetton rallegrarsi per un maxi sconto del pedaggio autostradale, Alessandro Sallusti promuovere con entusiasmo un convegno contro il servilismo giornalistico, Alfred Nobel aderire trionfante al referendum per la messa al bando di raudi e tric-trac, Maria De Filippi e Barbara D'Urso scatenarsi nella battaglia per una TV di qualità, Orfini gaudente e gioioso nel proludere al convegno "Conoscere il proprio partito per evitargli collusioni mafiose."
Per tutto il resto vige la regola che ogni stato ha la Capitale che si merita!
Nessun commento:
Posta un commento