Leggo una notizia da acquolina in bocca, che mi sconquassa nella mia sconfinata curiosità più del Pregiudicato invitato nel backstage di una sfilata di moda (a proposito oggi compie 80 anni! Chissà che festa gli faranno i devoti, a cominciare dal suo nipotino prediletto di Rignano che gira il mondo a raccontar frescacce e favole meglio di Collodi)
Come leggo sul Fatto, farei pazzie per andare a Firenze il 14 e 15 ottobre a partecipare al corso "Principi e tecniche del fundraising per gli enti ecclesiastici e religiosi" organizzato da Aiccon ed ascoltare prolusioni di Roger Bergonzoli (altisonante onlus Santa Rita da Cascia) che attraverso insegnamenti, illuminerà la cervice dei presenti su come "Fidelizzare attraverso la relazione per incrementare la repentino sui donatori."
Lo ammetto: pagherei la quota di 317 euro per ascoltare Stephen Pidgeon, professore di Fundraising Direct Response all'Università di Plymouth, esperto di "pesci grossi" che crogiolerà i presenti su "Strumenti e concept per attrarre lasciti testamentari e grandi donazioni."
Si, perché in pratica il fundraising è proprio questo: guardarsi in giro alla ricerca della riccona (o del riccone) soli, senza eredi inizianti la fase diciamo di avvicinamento alla meta magari ridendo da solo sul lungomare, illustrargli le bellezze del Paradiso, a detta loro anche dotato di cassette di sicurezza ove riporre monili, dandogli una spruzzatina di quel sano timore di fiamme e corna che non guasta mai al fine di farli entrare nel grande ovile dei benestanti che, affidando il gruzzolo a madre chiesa, contano un giorno di stare a chiacchierare tra le nuvole con il Poverello d'Assisi.
Fundraising! V'immaginate le parole, i grafici, le tecniche, i gesti, il modo di fare, le allusioni che questi maghi potrebbero rivelarci?
Giuro che ci faccio un pensierino! Solo per toccare con mano a che livello siano sprofondati, quale grado nefasto di simonia arrivino a proporti!
Quasi quasi oggi telefono per avere informazioni in merito...
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