Il presidente di "Riviera di Luni" Andrea Carlini, consorzio di una trentina di stabilimenti balneari, chiede sul secolo giustamente aiuto per la situazione di sofferenza creatasi dalle cattive condizioni meteo di questa strana estate.
Chiede riduzioni di tasse dimenticandosi forse due quisquilie: molti giovani impiegati nelle strutture hanno dei contratti a chiamata, pertanto in caso di pioggia restano tristemente a casa, non lavorando. E poi ci sono gli utenti, coloro che hanno sottoscritto un abbonamento stagionale pagato in anticipo. Non si potrebbe far loro uno sconto, alla luce della loro acclarata accettazione e disponibilità ad acquistare bottigliette d'acqua a 1,80, ghiaccio attorno ad un bastoncino di legno, vulgo ghiacciolo, a 1,50, panini a 4, birre a 3,80, insalate da ipercoop acquistate a 1,15 e rivendute a 4,50?
Visto che il sole non ha riscaldato cervici, sembrava naturale invece di piangere miseria ragliando alla luna, aspettarsi da parte di lor signori della battigia, un riconoscimento verso chi accetta supinamente di non poter più gustare, essendo umano, del mare, del sapore di sale, dei grani di sabbia in piena libertà senza dover aprire portafogli, sottostando a questi caseifici di denaro, per loro, a cielo aperto che inopinatamente continuiamo a chiamare stabilimenti balneari.
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