sabato 31 maggio 2014

Sogno


Ho fatto un sogno strano.
Ho sognato che all'indomani sarei andato sulla Luna, assieme ad altri tre amici. 
Era tanta la realtà che ho trascorso la notte a prepararmi all'evento, a provare l'eccitazione della passeggiata lunare. 
La stranezza nasce dal fatto che non ho concluso il sogno con l'allunaggio. 
E dire che la mia cervice avrebbe potuto realizzarlo, memore delle celebratissime immagini degli astronauti americani che piantano la bandiera sul nostro satellite. 
Non ho rimpianti: è stato bello anche così! 
Ricordo come guardavo la Luna in quella che era la notte precedente allo sbarco, l'ansia per il viaggio, la consapevolezza di partire per un luogo meta di pochi eletti. 
Un sogno che immaginava un Sogno e mi ha restituito emozioni appaganti, sensazioni benefiche da applicare alla mia giornata tipo. 
Ovvero: porsi un traguardo e forse mai tagliarlo, vivendo però delle emozioni legate al suo ipotetico raggiungimento. 
Emozioni. 
Parola che, guardando attorno, pare allontanarsi sempre più,  ma che resta per fortuna viva nel mondo soporifero, irraggiungibile razionalmente. 
Viva nel mondo irreale.
Che sogno!

Nessun commento:

Posta un commento