Era così sicuro di contare sempre più, attraverso la certa salita al soglio petrino del card Scola, ovvero l'amico del Formiga e dell'intrallazzante mondo ciellino nonché l'insegnante di morale anni addietro del Nano Condannato, che mons Crociata pubblicò pochi minuti dopo "l'habemus Papa" il testo sopra riportato, ove la Chiesa Italiana si congratulava con il nuovo Papa... che non era quello vero!!!!
Povero Mons. Crociata!
La mano provvidenziale di Francesco l'ha tolto dall'importantissima carica di segretario CEI, spedendolo a Latina, diocesi che prima di tutto non gli dona la possibilità di divenire cardinale al prossimo Concistoro e che gli permetterà però di ravvedersi circa la sua linea pastorale, incentrata sull'egocentrismo italico di ruiniana e bertoniana memoria, squallidamente interpretata per decenni da questi purpurei serventi l'allora potere puttanesco, quello del Condannato che in cambio di soldi e privilegi, ricevette in cambio dalla gerarchia cattolica italica, lo sdoganamento della sua politica affaristica ed agli antipodi con il cristianesimo, vedasi ad esempio la legge Bossi-Fini.
Al suo posto il Papa della Provvidenza ha nominato Mons. Nunzio Galantino, vescovo di una delle diocesi più piccole d'Italia, quella di Cassano allo Jonio.
Mons Galantino si fa chiamare don Nunzio da tutti e per scelta non abita nel palazzo vescovile ma nel seminario assieme ai giovani che aspirano a divenire sacerdoti.
E' uomo di Dio, preparato e ben cosciente di come un Pastore debba curare il proprio ovile senza lussi né bissi, senza sfarzi né ori, ma essenzialmente con l'esempio.
A don Nunzio il compito di snellire la Chiesa Italiana, riducendone il numero di diocesi e soprattutto preparando il terreno affinché la nomina del Presidente CEI avvenga per votazione interna tra tutti i vescovi e non su designazione papale, unico caso nel mondo.
Già il Presidente CEI... quello attuale, ovvero Madamina Bagnasco sembra comportarsi come un pesce in un acquario collocato vicino alla padella fumigante!
Sta facendo discorsi impensabili sino a qualche anno fa, parlando addirittura di carità e di solidarietà verso il prossimo, criticando questa classe politica stantia ed immobile, facendo quasi credere a tutti che in tempi passati vi fosse un altra persona a capo della Conferenza Episcopale Italiana e non lui, il delfino prescelto da "Testa a pera" Ruini di orripilante memoria.
Madamina ha le ore contate, per fortuna! Attorno a sé inizia ad avere persone che pare credano a quello che dicono.
Personalmente riservo quotidianamente uno spazio nel mio cuore di ringraziamento, sotto forma di Magnificat cantato in gregoriano, al Signore per il dono fattoci nella persona di Papa Francesco.
E coltivo un altro sogno nel cassetto: che a "Mister Settebagni lagunare" possa sfuggire la tanto amata veste paonazza.
Se avvenisse anche questo, oltre al Magnificat prometto quotidianamente il canto del Salterio intero!!!
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