C'era una
volta, e c'è ancora, un signore di nome Edoardo. Ricevette tanti anni fa, quasi
cinquanta, l'incarico di ricostruire una città dopo la grande guerra. Edoardo
si mise subito al lavoro e a quei tempi non gli fu difficile farsi amici i
politici di quella zona e costruire di tutto, ma proprio tutto e divenire in
breve un ricchissimo uomo di affari.
Edoardo
sapeva che prima di tutto per eccellere nel malaffare occorre avere la stampa
amica: compra giornali locali che iniziano ad incensare lui e i suoi amici.
Prendeva appalti pubblici, si faceva anticipare gli importi fino al 75% e
prendeva dallo stato tassi d'interesse altissimi per cui l'importo dei lavori
lievitava in maniera incredibile, sino a raddoppiare. Edoardo vinceva appalti a
prezzi anche cinque volte più alti di quelli dell'Anas. Ma vinceva sempre.
Riusciva ad avere tempi di consegna dilatati, iper dilatati, anche decine di
anni senza pagare penali. Edoardo era un rullo compressore di un'Italia già
votata al brigantaggio, e lui essendo amico dei grandi nomi della Balena
Bianca, eccelleva in questa azione malefica.
Ma ad un
certo punto la macchina s'inceppò e per Edoardo iniziò il declino.
Fu
condannato a 10 anni per corruzione e truffa allo stato, ridotti a 3 anni e
spiccioli in appello ed in attesa ancora oggi della sentenza definitiva della
Cassazione. Nel frattempo Edoardo si è fidanzato con la nipote di sua moglie e
lo Stato gli girò le spalle facendogli perdere tutto, denari ed appalti,
compresi quelli già iniziati.
Ma Edoardo
non si rassegnò: chiese allo stato 2000 miliardi di lire come indennizzo per
aver perso i lavori assegnatigli da tecnici e politici competenti e soprattutto
amici.
Lo Stato
fece finire ad altri i lavori tolti ad Edoardo e si accorse che il costo alla
fine fu un quinto di quello che aveva preventivato il nostro "eroe".
Nel 2006 un
magistrato, poi passato alla politica dal cognome Di Pietro, decise che per
risolvere la matassa intricata tra lo Stato ed Edoardo invece di chiedere la
competenza di un tribunale, occorresse incaricare tre esperti per risolvere
appunto l'arbitrato.
Le persone
scelte furono le solite, abituate a dirimere matasse di amici e che in seguito
si scoprì anche loro dedite alla coltivazione delle amicizie floride.
Per
l'infausto lavoro i tre esperti decisero di presentare un conto allo stato di
12 milioni di euro. Ed alla fine emisero la sentenza!
Risultato:
ad Edoardo lo stato dovrà pagare .. 1,5 miliardi di euro a titolo di rimborso
per il blocco delle concessioni post belliche.
Manca solo
un piccolo e quasi insignificante passaggio dopodiché ad Edoardo Longarini
classe 1931 ras dell'Adriatica Costruzioni, lo Stato pagherà 1,5 miliardi di
euro! E vissero tutti (Edoardo) felici e contenti.
(Fonte: Il
Fatto Quotidiano del 9 ottobre 2013.)
Buona serata! Sigh!
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