venerdì 27 settembre 2013

Vita e caffeina


Questa mattina ho cambiato bar per la colazione: piccolo, pulito con ottime paste, Gazza, Nazione e caffè da 10 e lode. 
Entro e sono solo: TV accesa su Canale 5. 
Ad un certo punto parte un servizio con intervista allo gnomo malefico. 
Al che il proprietario guardando, anzi intravedendo, la faccia del malefico veneziano al solito sparante merda ad altezza uomo (non rasoterra come la sua ma normale) comincia a bofonchiare "No, lui no! Non ce la faccio a sentirlo". 
Guarda la mia faccia e vedendo che stavo già tirando fuori una mazza da 10 Kg per spaccare la TV mi chiede per educazione, ma molto  felice per la mia nascente incazzatura, se poteva cambiare canale! 

Evidenzio il fatto che diversamente dai tempi di Peppone e don Camillo, Coppi e Bartali, Berlinguer ed Almirante, esiste oggi nella fase conoscitiva,  scrutante, nel momento consultorio, negli RX per discernere se quello che hai davanti è un imbecille oppure no (dal mio punto di vista) un piano diverso che non mette a confronto persone reali ma presenza o no di deficit culturali e cognitivi, ovvero che la differenza di opinioni si è trasformata da una personalizzazione soggettiva alla ricerca di un probabile deficit cognitivo oggettivo (dal mio punto di vista). 

Una volta scoperto che eravamo ancora mentalmente vivi e non trasformati in zombie alla Walking Dead arcoriana mediante metodo inoculante-televisivo di virus (grande fratello-Mario De Filippi- domenica5) abbiamo scambiato opinioni, maledizioni e turpiloqui all'indirizzo della malefica Bunetta, contenti in fondo di non essere ancora diventati babbani che si preoccupano per un delinquente truffaldino e la sua brigantesca claque. 

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