sabato 28 settembre 2013

Pronti?


Io non ce l'ho. 
Ma potrei usarlo. 
Esso rappresenta nell'ideale il confine tra continuare ad essere babbano e ritornare in vita interrompendo questa mefitica rappresentazione in scena da oltre quarant'anni. 

La trama è sempre la solita: si accordano lanciando strali contro gli evasori, si mettono a governare sfamando le lobby e se stessi, il debito aumenta, ricorrono alle solite ghigliottine: da Mussolini in poi si aumentano le accise sulla benzina, si aumentano le tasse che pagano tutti quelli che non possono evadere, compreso chi invece dovrebbe ricevere sgravi e la commedia continua, l'ennesima replica è alle porte. Oggi non sono riusciti ad aumentare la benzina solo perché un terzo dei balordi romani è occupato a cercare di non ingabbiare il loro capo, un delinquente. 
Allora aumenteranno l'IVA che aumenterà il costo della vita di tutti, evasori e coglioni compresi. 
Allora diventa necessario avere a portata di mano un simbolo, magari da non usare, ma da innalzare assieme a milioni di schiavizzati per dire all'unisono "ci siamo rotti le palle! Basta! Andatevene via!".
Chi in casa ce l'ha, lo manutenzioni e lo pulisca bene. Ne controlli la resistenza. Chi ancora non lo possiede, lo cerchi in qualche baule degli avi, o se lo faccia nel bosco. 

Credo che oramai sia arrivato il tempo del bastone di legno duro (mi verrebbe da pensare allo schioppo ma sono per la non violenza ed il bastone lo ritengo propedeutico) dello zaino con dentro i viveri, della partenza per Roma per concludere questa commedia oramai stantia, insulsa, questa presa in giro allucinante che rende le vite delle persone perbene, rischiosa e deleteria.
Se si partisse ho una sola richiesta: lasciatemi Brunetta!

Nessun commento:

Posta un commento