mercoledì 5 giugno 2013

Pericolo nero!


C'è un fascista della peggior specie, ex picchiatore, che tenterà in tutti i modi di ribaltare una situazione che lo vede impossibilitato a risedersi sulla tolda di comando della Capitale.

Scaricato addirittura dal Puttaniere, inviso ai grandi neroni romani che sono anche duchi e conti, in questi ultimi giorni di campagna elettorale che precede il ballottaggio di domenica, produrrà sterco e falsità per tentare di recuperare su Marino, una persona così perbene che non se l'è sentita di mettere il simbolo del PD accanto al suo nome.

AlèDanno proverà ad accusarlo di voler riempire Roma di froci, al contrario di lui che ha imbottito le municipalizzate di parenti, ex picchiatori neri e fascistoni nostalgici.
Cercherà la sponda nel clero nero, non solo per la veste, tutt'ora in sordina per paura delle prossime decisioni di Francesco.
Saranno giorni difficili per Roma, ma molto probabilmente ininfluenti sull'esito salvifico del voto.

Ad AlèMagno non resterà che ridedicarsi alla scazzottatura nera assieme al figlio Manfredi, già introdotto nella per così dire, nobile e nera arte pregna di fascismo.

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