sabato 6 aprile 2013

Benvenuti !


Buongiorno, ben arrivati!

Come avete viaggiato? C’era mare mosso?

Siamo contenti che veniate a visitare la nostra città! 

Se permettete vi faccio un attimo da cicerone.

Alla vostra sinistra come potrete notare si staglia il nostro vanto cittadino, l’Arsenale Militare che fagocita un terzo del nostro territorio. 
Noi siamo molto contenti di averlo nella nostra cinta, perché oltre a nascondere il mare ad alcuni paesi che si adagiano lungo le sue mura preservandoli dal letale salmastro, consente a molte famiglie di sbarcare il lunario. 
Non mi chiedete cosa si faccia lì dentro perché onestamente non lo abbiamo mai capito.

Alla vostra destra potete ammirare il bellissimo porto mercantile che fa del nostro golfo stupendo, una rarità! 
Infatti non si trovano in tutto il pianeta degli imbelli come noi! 
Sarebbe come se la nave che vi ha portato sin qui, fosse stata divisa in due: da una parte voi e dall’altra le restanti cabine fossero state riempite di tonni e merluzzi da portare nei mercati ittici!

Se volete vi posso portare a vedere uno dei più grandi magazzini di containers in Europa, che ha preso il posto di insignificanti meleti ed aranceti!

Quello che vedete là di fronte non è il fumo di un enorme barbecue di benvenuto a voi riservato, ma la nostra centrale elettrica che abbiamo voluto vicino, dentro le nostre mura e che brucia metano travestito da carbone, per produrre elettricità che poi vendiamo all’estero.
Come dite?
Siamo degli imbecilli?
Nooo! Vediamo oltre la siepe! Il nettare degli scarichi della ciminiera, alimenta le strutture sanitarie, il consumo di medicinali, il business del caro estinto!!

Ora se volete vi porto in una piazza che ancora per poco si potrà vedere in questo stato che in apparenza può sembrare bello ed antico, con i suoi alberi, le scuole e le poste in stile fascista, pulsante come cuore cittadino, ma che in realtà necessita di trasformazione radicale e culturale. Tra non molto la trasformeremo in un’isola pedonale, senz’alberi e con dei monumenti al gioco del calcio ovvero delle porte colorate che occuperanno per lustri le nostre menti nel tentativo di carpirne il significato e la bellezza. 
Questa piazza avrà in futuro due compiti: selezionare la specie cittadina allorquando verrà attraversata nel periodo estivo da poveri vecchietti che senza più il riparo degli augusti alberi dalla calura estiva, cuocendo sulle nuove pietre pavimentali e caldarrostali cadranno centrando forse le colorate porte.  
L’altro scopo sarà quello di ricercare la frase più colorita e scurrile mai proferita dal genere umano, allorquando in inverno tra pioggia e freddo, le madri dovendo accompagnare i figli a scuola e parcheggiando lontano dalle stesse, imprecheranno contro gli dei della saggezza politica cittadina in forme e modi ancora sconosciuti.

Come dite? 

Musei? 

Ne abbiamo tantissimi! 

Uno è stato eretto per ospitare la collezione privata di un compianto ingegnere ed è molto visitato una notte all’anno quando l’entrata è gratis. 
Poi c’è quello di arte moderna, che più moderna non si può e dove sono scomparsi alcuni visitatori e lavoranti che nelle giornate di poco afflusso, 365 in un anno, non hanno dato più notizie di sè e si dice possano essersi imbarcati, per rompere la monotonia, in carghi con rotta sudamericana o essere stati venduti come opere d'arte dal titolo (non certo) "Tra l'Insignificante ed il noioso".

Se invece desiderate fare shopping vi porto nella nostra via principale destinata allo scopo. 
La troverete un po’ deserta non tanto per la giornata festiva, quanto per la scelta meravigliosa di rinvigorire il commercio cittadino aprendo un centro commerciale più consono a città come S.Francisco che alla nostra, che però pare stia dando frutti che ancora non si comprende a quale tipologia appartenere, alcuni dicono la "Cojones Maximum".

Biblioteche? 

Ne abbiamo poche in virtù del fatto che essendo la mes-ciua il nostro piatto tipico non possiamo restare molto in ambienti silenti e chiusi per via della virulenta reazione che i legumi compiono all’interno del tenue.

Bella domanda questa! 
Lei da dove viene? 
Dall’Islanda? 
E sino a lì è arrivata questa notizia? Favoloso! 
Si lo confermo! 
Questo è un posto unico, politicamente parlando! Da più di trent’anni è un’enclave monarchica dentro uno stato democratico! 
Abbiamo un potere immarcescibile, immoto, granitico, da nulla scalfito, neppure dal fatto che la società comunale che vende acqua rischia di fallire da un momento all’altro! 
E questo grazie all’inimitabile accordo tra le forze politiche, alla fraterna spartizione tra amici di finte diverse sponde che prende il nome di Consociativismo Farinateo, dal nome di uno dei prodotti tipici locali.

Come dite?

Preferite vedere i paesi famosi attorno alla città?

Ok! Sono delle bellezze uniche a livello mondiale!

Quindi niente città?

Ho capito, non c’è bisogno di gridare!

Peccato!

Vi avrei fatto vedere anche la collina degli orrori, dove abbiamo seppellito, tra rifiuti di ogni genere, la giustizia e la legalità visto che nessuno ha pagato per lo scempio! 

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