mercoledì 7 novembre 2012

Condominio



In un condominio di una città del nord, l'amministratore dello stabile è una carica che si gestiscono tre condòmini: Angelo, Pier e Luigi. 

Da tanti anni, di comune accordo si dividono la carica come fratelli. Lucrano su tutto: gasolio per il riscaldamento, bollette della luce, gonfiano fatture all'inverosimile. 
Mettono in scena da anni la stessa solfa: Luigi fa sempre il finto contestatore per far vedere che c'è sempre qualcuno che controlla l'amministratore. 

Pier è una volta d'accordo con Luigi ed un'altra con Angelo. Gli altri condòmini fanno la voce grossa, ma poi alla fine si rassegnano. Pagano il lavascale come orefice, le lampadine come fossero di platino. La vita va avanti così per lustri. 

Un bel giorno arriva in una casa del terzo piano Giuseppe un signore molto simpatico ma al tempo stesso rompicoglioni. Giuseppe critica, spulcia, sveglia gli altri condòmini. Dice che per amministrare quel palazzo servono solo un decimo delle spese presentate dal trio. Prima che scada il mandato di Angelo, viene modificato il regolamento per le elezioni dell'amministratore. Essendo dieci gli appartamenti, viene deciso che servirà la maggioranza di 8 condòmini per diventare amministratore. Luigi si incazza, dice che cambierà palazzo ma è palese l'accordo con gli altri due amici. Il palazzo non lo governerà Giuseppe, tutto ristagnerà, nessuno prenderà le decisioni giuste e Angelo e Pier continueranno a pagare le fatture con la cresta, a lucrare sulle pulizie ed a spartire il bottino con Luigi.

Dimenticavo: la via del palazzo si chiama Italia e il quorum irraggiungibile degli 8 condòmini su dieci è il premio di maggioranza portato al 42,5 % anch'esso impossibile per chiunque, deciso oggi da Angelino Alfano e Pierfi Casini con Pierluigi Bersani finto incazzato..... per ultimo Giuseppe è un normalissimo comico....

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