martedì 17 gennaio 2012

Pensieri e dubbi

In merito alla vicenda della nave Concordia affondata, emergono delle verità nascoste che lasciano senza fiato!


  1. Come è possibile solo pensare che, per fare una classica napoletanata, un signore che la sfiga ha voluto mettere al comando di una bestia galleggiante lunga 250 metri, possa concepire di avvicinarsi alla costa di un'isola per omaggiare qualche indigeno, mettendo a repentaglio la vita di 4000 persone???
  2. Che controlli vengono effettuati sui comandanti di questi bestioni che possono causare tragedie epiche dovute ad errore umano? Corre voce che questo Schettino non sia stato sottoposto a nessun controllo neanche dopo aver commesso la cazzata! Ma porcaccia puttana! Se io al volante picchio contro un palo, da solo senza fare feriti, mi fanno anche gli RX alle emorroidi!! E a questo deficiente niente di niente?? 
  3. Il comandante (vogliamo sperare ex da oggi ) Schettino pare abbia abbandonato la nave prima degli altri! Infimo esempio di come ci sia qualcosa che non vada nei controlli sulla psiche di persone così vitali per la comunità, come riportato al punto 2.
  4. Senza fare nessun discorso da esaltato, credo che mai come in questo caso, si possa vedere chiaramente un intervento della Provvidenza allorché la nave ha impattato sullo scoglio. Quella che inizialmente poteva essere interpretata come una manovra riparatrice del coglione ai comandi, si è verificato che sia stata fatta dal "caso". La nave una volta divenuta ingovernabile, per via delle correnti si è girata di 180 gradi andandosi ad arenare in un fondale alto 35 metri, evitando per poco un gradino che la poteva inabissare a 70 metri di profondità. Permettetemi di usare un paragone che se è stato usato per un gol di Maradona, può benissimo definire questa situazione salvifica: la mano de Dios! 
  5. Sarebbe utile se qualcuno iniziasse a pensare al concetto che l'Uomo pur costruendo meraviglie tecnologiche sempre più sofisticate, non riesca ad eliminare il pericolo più grande per la loro rottura o  distruzione: se stesso! 

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