Ma che meraviglioso paese è questo, che sublime forma di convivenza civile è quella italica!
Partendo dalla dichiarazione della loro presidente del consiglio - le tasse sono un pizzo di stato - e spingendoci indietro negli anni, dove nell'Era del Puttanesimo avevamo al potere il ras dell'evasione, fino ad arrivare nella preistoria dove ogni governo che si successe, nel discorso d'apertura, tra i primi punti, dichiarò sempre, "la lotta all'evasione!"
Che Belpaese è questo, dove un idiota impegnato a giocare col ponte, ha sbraitato e piagnucolato tanto che alla fine la ducetta l'ha accontentato, rottamando cartelle di furbi e aumentando di 790 milioni la quota "Coglioni" che, sommessamente, fracchianamente, paga alla fonte i propri balzelli, che sono alti e spiazzanti progetti familiari, solo e unicamente perché ci sono oltre dieci milioni di farabutti che svicolano al dovere di contribuire alle spese generali di questo stato oramai alla frutta.
E i poveri dipendenti, i poverissimi pensionati, silenziosamente devono, come da copione imposto da questa politica rapto-tecno-pluto-finanziaria, mettere mano al portafogli e partecipare a questo rito cloaca, mentre i Furbi, godono di nascosto pronti a piagnucolare ogniqualvolta qualcuno metta gli occhi addosso alle loro scorribande finanziarie.
E pure le povere banche piagnucolano cercando giammai di dover ritornare alla collettività una percentuale miserrima dei loro loschi affari!
Grazie a questo andazzo, corroborati dal "ce lo chiede l'Europa", questa squallida accozzaglia continua imperterrita nell'infausto modus operandi di proteggere i Furbi ed affossare i Coglioni, che siamo noi!
Attendiamo a breve il forte monito quirinalizio, magari in una giornata delle tasse - perché non farla? - che ci sorregga, ci sproni a continuare su questa strada: "le tasse sono un dovere di tutti e non pagarle mette a repentaglio la vita sociale del paese!"
Alla prossima finanziaria con fiducia immutata in questo stato italiano! W la democrazia!

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