Ce lo chiede il Papa
DI MARCO TRAVAGLIO
Elly Schlein aveva appena finito di parlare al Parlamento italiano contro gli “ipocriti della destra” che “non hanno mai dato ascolto agli appelli del ‘Papa degli ultimi’ e ora cerca di seppellire nella retorica il suo potente messaggio contro chi deporta i migranti, toglie soldi ai poveri, nega l’emergenza climatica e le cure a chi non se le può permettere”. E ieri i suoi eurodeputati, una volta tanto compatti, han votato Sì al Programma per l’industria europea della difesa proposto dalla Commissione Von der Leyen per i nuovi investimenti militari. È il primo passo della nuova economia di guerra per produrre ancor più armi: regole semplificate per gli appalti; rapporti ancor più stretti fra industria militare e classe politica (che sono già tutt’uno); altri 1,5 miliardi di euro sottratti al bilancio Ue per girarli alle industrie della morte; e un piano per convertire in militari le linee di produzione industriale civili (come già accade in Germania). Ciliegina sulla torta: un bancomat permanente per fondi militari all’Ucraina, come se non fosse in corso un negoziato per chiudere la guerra, anzi proprio per sabotarlo, incitando Zelensky a non firmare alcun compromesso e a continuare la guerra. Il tutto, ovviamente, togliendo soldi ai poveri, alla sanità, al welfare e alla transizione ecologica. Il piano sembra scritto da papa Francesco, che ripeteva: “Quando gli imperi si indeboliscono fanno una guerra anche per vendere le armi o per provare armi nuove. Oggi la calamità più grande a mio parere è l’industria delle armi”. Infatti il Pd, allergico com’è alle ipocrisie della destra, non ha avuto remore ad approvarlo. E stavolta i suoi gemelli di FI si sono astenuti. Contrari FdI (ma solo per compiacere le industrie militari americane) e le forze che già osteggiano i piani di euroriarmo: Lega, M5S e Avs.
Nella fretta, il Pd s’è scordato di condannare la decisione antidemocratica della fuorilegge Ursula di ignorare la bocciatura in Commissione giuridica del Parlamento Ue della procedura illegale con cui ha scavalcato l’aula sul piano di riarmo da 800 miliardi (di cui 150 a carico dell’Unione), vietando il dibattito e il voto e rendendolo fuorilegge. Un silenzio, quello dei dem, in piena sintonia con le ultime parole del Papa nell’Angelus di Pasqua: “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo. L’esigenza che ogni popolo ha di provvedere alla propria difesa non può trasformarsi in una corsa generale al riarmo”.
Ps. Domani al Funeral Party per papa Francesco sfilerà anche l’ex presidente cattolicissimo Joe Biden che, a parte le corresponsabilità nella guerra in Ucraina, supplirà all’assenza di Netanyahu, cui non fece mai mancare le armi per sterminare i palestinesi a Gaza. Non resta che sperare in un bel nubifragio.
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