Melhein&Schloni
di Marco Travaglio
Ricordo gli sguardi increduli e commiseranti quando, nella puntata di Otto e mezzo prima delle Europee di giugno, dissi che il nuovo bipolarismo Meloni-Schlein era puro avanspettacolo en travesti. “Giorgia contro Elly” e viceversa era una truffa agli elettori, perché le due presunte sfidanti, dopo aver condiviso il ritorno dell’Ue all’austerità col Pacco di Stabilità e votato tutte le risoluzioni belliciste della Commissione Von der Leyen-1, si sarebbero ritrovate a braccetto a votare per la Von der Leyen-2. Quindi gli sceneggiatori potevano risparmiare agli elettori l’ennesimo finto duello fra europeisti e sovranisti, riformisti e populisti, buoni e cattivi. Naturalmente non lo fecero e molti elettori cascarono nella solita trappola mediatica, messa in scena a ogni elezione per convogliarli nella direzione più gradita all’establishment allergico a ogni cambiamento e pronto a ogni trucco gattopardesco: quella del “voto utile”, per rafforzare i due maggiori partiti dei due schieramenti e “fare argine” contro l’altro. Come se la storia degli ultimi decenni non avesse dimostrato che il voto utile è il più inutile di tutti: solo che lo si scopre sempre “dopo”. Fra un paio di giorni, gli elettori di destra che a giugno andarono alle urne per rafforzare FdI e mostrare all’Europa che la pacchia era finita (“mai con i socialisti”) e quelli di centrosinistra ansiosi di rafforzare il Pd e fare muro contro la deriva a destra dell’Ue (“mai con i sovranisti e i populisti”), si ritroveranno cornuti e mazziati: vedranno FdI e Pd delle due monache ursuline votare insieme il Von der Leyen-2 con vari commissari socialisti e il meloniano Fitto commissario e vicepresidente. Tutti insieme appassionatamente per l’austerità e la guerra mondiale.
Voteranno contro, fra gli altri, 5Stelle, Avs, Lega e la nuova sinistra tedesca: il Bsw di Sahra Wagenknecht, che si sta mangiando le vecchie sinistre belliciste di Spd e Verdi e che in Turingia ha appena concluso un accordo che dovrebbe essere d’esempio per il M5S (che non a caso ha invitato Sahra alla sua Costituente). In cambio dell’appoggio a Cdu e Spd per il governo regionale, il Bsw ha imposto tre clausole nel contratto: il no ai nuovi euromissili Usa senza controllo del governo di Berlino (“Siamo critici sul dispiegamento dei missili ipersonici a medio raggio e sul loro impiego senza la partecipazione tedesca”); la riattivazione della raffineria di petrolio russo a Schwedt; e una nuova autorità nazionale contro l’immigrazione irregolare. Se gli iscritti ai tre partiti approveranno il contratto, nascerà il governo. Così si fanno le alleanze nell’èra post-ideologica: come già avvenne fra M5S e Lega nel Conte-1 e fra 5Stelle, Pd e Leu nel Conte-2. Contro i finti bipolarismi e le altre truffe agli elettori.
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