martedì 29 ottobre 2024

Risposta

 

Molly e il delitto di “perculamento di parlamentare”: tintinnar di manette
DI DANIELA RANIERI
Da quando Lollobrigida è uscito dalle grazie di Giorgia e Arianna, e quindi dalle sorti della Nazione, siamo in cerca di un degno sostituto. Forse l’abbiamo trovato: Federico Mollicone, “deputato di Fratelli d’Italia, comunicatore, quasi filosofo, creativo”, almeno stando alla biografia che s’è scritto da solo su X. Ieri, di colpo famoso perché secondo alcuni è stato lui ad alimentare il tirassegno contro Giuli (ha pure baccagliato con Arianna), ha dato un’intervista a Repubblica (come a dire: io non c’entro). Innanzitutto ha redarguito duramente Report e i media che fanno “character assassination, una tecnica giornalistica per distruggere la credibilità dei politici”, come se non ci riuscissero benissimo da soli, come se a Sangiuliano la “influencer del wedding” gliel’avesse fatta conoscere Report. Poi biasima il fatto che “il giornalismo parlamentare è diventato giornalismo satirico, sembrano tutti autori di Crozza o del Bagaglino”. Povere stelle. Hanno la fiamma nel simbolo, le aquile tatuate e i busti di Mussolini, e gli fanno paura gli sfottò da Bagaglino? No, è che “ormai lo sport preferito sui giornali è prendere per i fondelli Tizio e Caio, con toni diffamatori e derisori. Una cosa a cui bisogna porre rimedio”. Mollicone non dice come intende farlo: un decreto che introduca il reato di perculamento di parlamentare? Ci fa arrestare? Più avanti Molly (che ha solo il diploma di liceo linguistico ergo è presidente della Commissione Cultura) ci fa volare: “Quando si parla di un deputato o di un senatore, tutelati dall’art 68 della Costituzione, si devono usare toni rispettosi”. Per chi non lo sapesse: l’art. 68 dice che i membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni e che occorre l’autorizzazione della Camera per arrestarli, perquisirli o intercettarli. Come fa a leggerci un diritto del parlamentare a non essere preso in giro, lo sa solo lui.
Prima che istituiscano la polizia speciale contro le prese per il culo di onorevoli e senatori: Mollicone è colui che montò tutta una polemica no-gender contro Peppa Pig perché in una puntata compariva una famiglia di orsi gay. Rischi dell’esser filosofi, o quasi (in caso ci appelliamo all’art. 21, che almeno c’entra qualcosa).

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