Nuovi scavi a Pompei: trovati Sangiuliano, Rosaria e l’egemonia culturale di Martufello
DI SELVAGGIA LUCARELLI
Una buona notizia: il ministro Gennaro Sangiuliano non sa dove sia Times Square, ma sa perfettamente dov’è Pompei. Il 3 giugno è al Comune di Pompei, l’11 giugno visita gli “scavi della legalità” a Pompei, il 23 luglio il sindaco di Pompei gli consegna direttamente le chiavi della città così quando ha voglia di andare nemmeno si deve far aprire. Con lui – se ne parla da giorni – c’è sempre questa figura bionda, un misto tra una annunciatrice Rai anni Novanta e Barbie Vesuviana: Maria Rosaria Boccia, incidentalmente di Pompei, una specie di ombra dietro Sangiuliano, sebbene l’ombra sia almeno 30 centimetri più alta del ministro Genny, in questo caso.
Quando viene fuori che da mesi Maria Rosaria lo segue a ogni evento e lei si attribuisce una nomina a consigliera per i grandi eventi, lo staff del ministro nega tutto. Genny, sentendosi nell’epicentro di uno scazzo coniugale del sesto grado della scala Mercalli, tenta la fuga da Pompei. Ma è troppo tardi. Piovono lapilli mediatici sul caso “Genny e Barbie vesuviana” e si scopre che la pagina Instagram di Barbie è piena zeppa di immagini di loro due sempre insieme in giro per eventi, inseparabili, congiunti, inscindibili come i due pompeiani carbonizzati nell’ultimo abbraccio. Lei è col ministro perfino al “Festival del Libro possibile”, nel senso di “possibile che Sangiuliano l’abbia letto”. Nessuno ha capito ancora bene perché e per cosa lei lo accompagni, si sa solo che li ha fatti incontrare il parlamentare di Fratelli d’Italia Gimmi Cangiano, quello che aveva accompagnato Giorgia Meloni proprio in visita a Pompei.
Il filo conduttore, trattandosi di Sangiuliano, è sempre, inevitabilmente la cultura, fateci caso: Cangiano aveva conosciuto la sua fidanzata (ora ex) Valeria Marini grazie a Dani. Cioè Daniela Santanchè. E sempre Gimmi Cangiano era quello che aveva portato a Montecitorio Martufello e Pamela Prati col benestare di Sangiuliano. Insomma, grazie a Genny, Gimmi, Dani, Barbie Vesuviana e Martufello la conquista dell’egemonia culturale della destra ha la strada spianata. E che nella storia torni sempre l’antica città rasa al suolo dal Vesuvio non è un caso. Questa vicenda è come Pompei: più scavi e più trovi roba.
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