martedì 17 settembre 2024

Dorellik


È tornato Dorellik

di Marco Travaglio 

Non so a voi, ma a me il video di Salvini travestito da attore shakespearian-brechtiano è piaciuto un sacco. Mi ha ricordato Johnny Dorelli in Dorellik e Raimondo Vianello con la calzamaglia nera nella parodia della Ballata di Mackie Messer. Alla pochade si unisce un altro caratterista, ’Gnazio La Russa, che per dimostrare l’innocenza del vicepremier su OpenArms tenta di provare la colpevolezza di Conte: “Dice che della decisione di Salvini non era tanto convinto. Ma, se era un reato così grave da far rischiare 6 anni di carcere, doveva dimettersi e far cadere il governo, altrimenti vuol dire che era d’accordo”. Quindi il 14 agosto 2019, quando l’Open Arms giunse a Lampedusa e chiese di sbarcare i migranti, La Russa era in ferie su Marte: in Italia tutti sapevano che il Conte-1 era caduto l’8 agosto per mano di Salvini, con tanto di mozione di sfiducia. Il 9 agosto i legali dell’Ong chiesero al Tribunale dei minori di Palermo di far sbarcare i ragazzini. Il 12 il Tribunale chiese spiegazioni al governo. Il 13 Conte scrisse a Salvini di far scendere almeno i minori, invano. Il 14 il Tar Lazio sospese il divieto di sbarco e la nave giunse in Italia, ma Salvini rifiutò di indicare il porto sicuro e attaccò il premier: “Mi ha scritto per lo sbarco di alcune centinaia di migranti (163, ndr). Gli risponderò che non si capisce perché debbano sbarcare in Italia”.
Il 15 Conte gli inviò un’altra lettera durissima: “Ier l’altro… ti ho invitato, ‘nel rispetto della normativa in vigore, ad adottare con urgenza i necessari provvedimenti per assicurare assistenza e tutela ai minori’… Comprendo la tua ossessiva concentrazione nell’affrontare il tema dell’immigrazione riducendolo alla formula ‘porti chiusi’. Sei… proteso a incrementare i tuoi consensi. Ma parlare come Ministro dell’Interno e alterare una chiara posizione del tuo Presidente del Consiglio, scritta nero su bianco, è… un chiaro esempio di sleale collaborazione, l’ennesimo, che non posso accettare”. Tantopiù che “Francia, Germania, Romania, Portogallo, Spagna e Lussemburgo mi hanno appena comunicato di essere disponibili a redistribuire i migranti… Siamo agli sgoccioli di questa nostra esperienza di governo… ho sempre cercato di trasmetterti i valori della dignità del ruolo che ricopriamo e la sensibilità per le istituzioni che rappresentiamo. La tua foga politica e l’ansia di comunicare, tuttavia, ti hanno indotto spesso a operare ‘slabbrature istituzionali’, che a tratti sono diventate veri e propri ‘strappi istituzionali’”. Cinque giorni dopo, Conte gli diede il resto in Senato. Salvini, colpito e affondato, ritirò la mozione di sfiducia. Conte replicò: “Se ti manca il coraggio, ce lo metto io”. E salì sul Colle a dimettersi. La Russa, vicepresidente del Senato, era lì: dormiva?

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