Se si offendono pazienza
DI MICHELE SERRA
Pare che la campagna di Kamala Harris sia più spigliata, e anche più derisoria, di quella di Biden. Con uso frequente dell’aggettivo weird , “strambo”, per definire la destra trumpista. Tanto che una firma autorevole del New York Times ,Thomas Friedman, ha vivamente sconsigliato questo tipo di approccio, perché il proletariato bianco, quello che vota Trump perché si sente disprezzato dalle élite istruite e liberali, sarebbe ulteriormente infastidito da questo nuovo stigma: siete “strambi”.
È un bel problema, ma non sono sicuro che il NYT abbia ragione. Perché se un tizio seminudo, indossando un elmo cornuto, assalta il Campidoglio e orina sulle scrivanie dei congressisti; e se un altro tizio o tizia dice che la Terra è stata creata da Dio circa settemila anni fa, come è ben spiegato dalla Bibbia, e dunque bisogna mettere al bando dalle scuole i testi evoluzionisti; e se il candidato repubblicano alla vicepresidenza dice che le donne senza figli sono «gattare dalla vita inutile»: come fai a non definirli “strambi”? Considerate le circostanze, “strambi” è un affettuoso eufemismo.
Vero, bisogna essere inclusivi. Capire la ragioni degli altri. Ma non al punto di rinunciare al principio di realtà per non urtare la suscettibilità di chi ha deciso che la realtà non fa il suo gioco, e dunque va cancellata. Detestare leélitedemocratiche che vivono sulle due coste è legittimo. Ma non è chiaro il nesso tra questa ostilità (legittima, ripeto) e la glorificazione dell’ignoranza. Tra le due cose (essere di destra, sparare cazzate) il nesso non è per niente automatico. Dunque, non è inutile farlo notare. Se qualcuno si offende, pazienza. Se per recuperare il suo voto bisogna mentirgli, facendo finta che le sue cazzate siano degne di attenzione, meglio rinunciare al suo voto.
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