Chi ripudia la pace
di Marco Travaglio
È vero che in Italia la situazione è sempre più grave e sempre meno seria, infatti le alleanze d’opposizione si fanno a suon di abbracci alla Partita del Cuore. Ma ciò che ha scritto ieri Barbara Spinelli sul Fatto merita una risposta da qualcuno. Il governo italiano ha sempre escluso, per bocca della premier Meloni e dei ministri Crosetto e Tajani, che l’Ucraina possa usare le nostre armi per colpire in territorio russo: altrimenti saremmo anche formalmente in guerra con la Russia in palese violazione della Costituzione. Eppure due partiti della maggioranza su tre, FdI e FI, il 17 luglio hanno votato la prima risoluzione del nuovo Parlamento europeo che “sostiene formalmente l’eliminazione delle restrizioni all’uso dei sistemi di armi occidentali forniti all’Ucraina contro obiettivi militari su territorio russo” e si oppone a qualsiasi negoziato di pace o almeno di tregua: infatti non lo nomina mai, scomunica Orbán che lo sta tentando e ripete l’impegno ad armare Kiev fino alla “vittoria dell’Ucraina”. Come mai meloniani e forzisti in Italia dicono una cosa e in Europa votano il contrario? Anche Elly Schlein, il 29 maggio, aveva opposto un fermo no “sull’ipotesi di togliere le restrizioni all’uso delle armi fornite dagli europei all’Ucraina per colpire obiettivi in Russia: la linea di politica estera del Pd è questa”. Ma tutti i suoi eurodeputati, salvo Strada e Tarquinio (astenuti), han votato la risoluzione che dice l’esatto opposto. Quindi la politica estera del Pd è cambiata nel giro di un mese e mezzo all’insaputa degli elettori? O il Pd ha una linea a Roma e un’altra a Bruxelles? O la Schlein non controlla il suo partito, dove – come nella Casa delle Libertà di Guzzanti – “ognuno fa come cazzo gli pare”?
La dichiarazione di guerra alla Russia cade proprio mentre Zelensky scavalca tutti a sinistra in due mosse: annuncia di voler negoziare con Mosca e ne parla al telefono con Trump (roba che in Italia e in Europa porta dritto e filato alle accuse di putinismo, orbanismo, sovranismo e trumpismo). Quindi il Parlamento europeo e i nostri maggiori partiti di governo e di opposizione intendono sabotare l’Ucraina che dicono di aiutare? La prima a dover rispondere è proprio la Schlein, visto che il Pd ha pure votato (con FI e Verdi) la von Sturmtruppen, osteggiata saggiamente da 5Stelle, SI, FdI e Lega. Non contento, il Pd ha intimato alla Meloni di spiegare al Parlamento (italiano) il suo no alla von Sturmtruppen, casomai avesse finalmente cambiato idea per l’effetto Trump sul bellicismo atlantoide senza se e senza ma seguito fin qui. La domanda è semplice: il Pd si riconosce nell’articolo 11 della “Costituzione più bella del mondo”, oppure ha deciso all’insaputa dei più di ripudiare la pace anziché la guerra?
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