C’è tutto in questa frase della senatrice, compreso la vergogna, che dovrebbe essere comune ma non lo è, dei normodotati per aver indotto una persona come lei, che ha subito efferatezze ignobili frutto di una malvagità inaudita scatenata da un pazzo e coadiuvata da milioni di pazzi, a proferir tale timore. E il teatrino donzelliano, becero tra i beceri, compresa la gravità della situazione, con l’assenso della capobanda di nero dipinta, cerca di infilare il dito nella diga, fingendo provvedimenti in realtà buffetti innocui e d’avanspettacolo, come la cacciata di alcuni giovani dall’enclave fascistoide degli imbelli appartenenti a FdI. Nessuno che abbia il coraggio di guardare la realtà, ovvero che al seguito della caciottara brancolano un eclatante gruppo di nostalgici, inneggianti al razzismo, alla X Mas tirata in ballo da quell’idiota con le stellette, alla caccia all’ebreo, al “negro”, al diverso, per pavoneggiarsi come cultori della razza.
La Ciociara sa bene che quelli sono voti, tanti voti, e non li vuole perdere. Questo è il problema che s’ingigantirà nelle prossime con la presa del potere francese da parte del fascio di loro altri.
Resta la vergogna di non riuscire a seppellire un passato tremebondo causa di violenze, morti e scelleratezze che ogni sano di mente dovrebbe guardare con disprezzo e vergogna.
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