Immancabilmente quando arriva il momento in cui il caldo la farà da padrone, ecco scoccare l’ora della preparazione all’estate, momento terribile per il fatto che la sbadataggine con cui, sino a quel momento, ti ha permesso di concentrarti sul tuo corpo, ora che dovrai presentarti, bene o male agli altri bagnanti, i tuoi occhi, orridamente, focalizzano l’otre che hai agganciato al bacino, statico, immobile, sogghignante. Capisci allora che sarà, al solito, tragico il tuo andar per i lidi, e che neppure il trattenere il respiro maiorcamente, non servirà a nulla. E poi la canonica estirpazione pilifera, mai una volta che in tutti questi lustri fosse divenuto di moda l’uomo peloso, con schiere di babbei ad assaltare estetisti per farsi impiantare moquette! Niente, mai un gioia. E allora vai con la tosatura, per non essere scambiato per un orango scappato da qualche zoo! E mentre ti osservi con fantozziana acquiescenza, il pensiero vola alle terre finlandesi, agli igloo, all’artico, mentre remissivamente ti prepari alla canicola, alle musiche perenni, agli occhiali da sole per roteare i bulbi al passaggio di extraterrestri, ai fisici scolpiti da infinite sedute in palestra, alcuni dei quali faticano a prendersi le chiavi in tasca. Naturalmente viva l’estate…
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