lunedì 24 giugno 2024

Ah beh!

 

Il rapporto della Guardia di finanza
Evasione da 8,3 miliardi vale metà di una manovra Boom di lavoratori in nero
La Finanza scopre 334 milioni dalla corruzione Gli sconosciuti al fisco sono 8.743. Tra loro anche influencer
DI GIULIANO FOSCHINI
Immaginate se la spesa sanitaria in Italia salisse in un anno di quasi il dieci per cento. Più cure, zero attese, maggiore personale in corsia. Oppure, pensate la possibilità di avere una misura di sostegno al reddito, senza però toccare alcun altro capitolo di spesa. O ancora: un maxi piano di edilizia popolare, investimenti massicci sulla manutenzione e l’implementazione della rete dei trasporti. Ecco, sarebbe possibile farlo ogni anno nel nostro Paese. Se soltanto gli italiani – e nemmeno tutti: ma soltanto quelli che sono stati scoperti – non provassero a frodare il fisco. O a truffare e lucrare sui fondi pubblici. Soltanto negli ultimi sedici mesi, infatti, la Guardia di Finanza ha sequestrato o comunque segnalato all’autorità giudiziaria otto miliardi e trecento milioni di euro, metà della manovra finanziaria dello scorso anno, frutto di evasione fiscale o di fondi pubblici sequestrati per crediti d’imposta, contributi, finanziamenti e appalti pubblici. E ancora: 334 milioni è il costo della corruzione scoperta mentre sono aumentati del 33 per cento i lavoratori a nero. Poco meno di 60mila quelli scoperti con oltre 200 persone denunciate per caporalato.

I numeri sono quelli che oggi le Fiamme gialle presenteranno nel tradizionale report di metà anno nel corso delle celebrazioni per il 250esimo anniversario della Fondazione del corpo. E sono numeri che, letti così, hanno dell’incredibile perché sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Dal primo gennaio del 2023 a oggi – si legge nelle tabelle preparate dagli uffici del comandante generale, Andrea De Gennaro - denunciati per reati tributari sono 19.928, di cui 423 in arresto. Segnalati all’Agenzia delle entrate e alle procure crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica inesistenti o ad elevato rischio fiscale, e sequestrati beni per 8,3 miliardi di euro: nel 2022-2023 erano stati 4,8.

Per quanto riguarda la spesa pubblica, invece, i fondi sotto indagine sono pari a 9,3 miliardi contro i 3,33 degli scorsi 18 mesi. Tre volte tanto. Com’è stato possibile? Cosa è accaduto? A fare da detonatore, spiega il generale Luigi Vinciguerra, che guida il terzo reparto del Comando generale e coordina questo tipo di operazione, è stato il lavoro di recupero sui crediti fiscali nato dai bonus edilizi. Lavoro che ha testimoniato come accanto al recupero energetico e architettonico, i bonus abbiano significato una lunga catena di truffe ai danni dello Stato. I sistemi, si è potuto notare, sono assai sofisticati. C’è il professionista che, da solo, è riuscito a mettere su una sistema di crediti fasulli da un miliardo. E ci sono imprese strutturate su tutto il territorio in grado di realizzare raffinate strutture di scatole cinesi per creare crediti fasulli. Oggi, è vero,grazie all’intervento degli istituti di credito è sempre più difficile cartolarizzare, e dunque incassare, i crediti fasulli. «Ma generare crediti fiscali inesistenti – spiega il generale Vinciguerra aRepubblica – significa anche sottrarre entrate fiscali altrimenti dovute. Non si pagano le tasse quando invece si dovrebbero».

Sul punto, non si smette mai di imparare: c’è l’impresa che genera milioni di euro di fatturato all’anno che si fa tassare come se fosse un venditore porta a porta ma ci sono anche i fantasmi. Nell’ultimo anno e mezzo sono stati individuati 8.743 evasori totali dal physique du rôle diverso da quanto fino a oggi eravamo abituati a immaginare. Sono lavoratori autonomi, dipendenti a nero ma una fetta rilevante arriva dalle piattaforme di commercio elettronico. C’è chi fattura milioni di euro, lo esibisce sui social ma ne ha dichiarati zero.
Ma il fisco è solo un pezzo del problema. L’altro grande buco nero arriva dagli appalti, e più in generale dai fondi pubblici che vengono messi a disposizione di imprenditori, facilitatori, cittadini. È la linea d’ombra della corruzione, delle truffe, dei trafficanti di influenze. Come si diceva, quest’anno il valore degli appalti controllati è stato circa il triplo rispetto allo scorso anno.

«E l’anno che arriverà sarà quello cruciale – spiega il generale Vinciguerra - perché i fondi pubblici arrivati con il Pnrr cominceranno a essere spesi in grandi quantità. Toccherà a noi verificare che tutto venga fatto nella maniera più giusta secondo il nostro metodo che passa sì dal controllo ma anche e soprattutto dalla prevenzione e dalla collaborazione con le pubbliche amministrazioni e le stazioni appaltanti. Evitare abusi è possibile anche già nel momento di scrittura di un bando».
Numeri sparsi: negli ultimi 18 mesi 31mila sono stati i denunciati per frodi (6.345 alla Corte dei conti) in tema di spesa pubblica, con danni erariali per più di 3 miliardi. 812 milioni i contributi dell’Unione europea indebitamente percepiti, 1 miliardo la frode previdenziale e assistenziale. 257 sono le persone arrestate nelle operazioni in contrasto ai fenomeni corruttivi, 3.178 quelle denunciate.

Nessun commento:

Posta un commento