Chiedi a Gasparri, l’ultimo esperto di intelligenza (e di marciapiedi)
DI DANIELA RANIERI
Tra tanti esordienti, è bello ogni tanto tornare ai classici. Maurizio Gasparri, mente brillante del centrodestra, ha parlato di Intelligenza artificiale al Festival del lavoro a Firenze: “Sull’AI il governo sta predisponendo provvedimenti, misure… Bisogna che tutte le istituzioni ne prendano consapevolezza, ne esaltino le potenzialità positive ed evitino le conseguenze negative”.
Impossibile non chiedersi cosa c’entri Gasparri con l’intelligenza, ancorché artificiale; avrà letto il monito del Future of Life Institute sul “rischio esistenziale” dell’AI? Comunque, se nei Paesi non sottosviluppati a ragionare di AI ci sono fior di ingegneri, linguisti, filosofi e neuroscienziati, da noi c’è Gasparri. È nota la sua opus maximum, la legge omonima che regalò la tv pubblica a Berlusconi (poi peggiorata da Renzi); ma ricordiamo i titoli scientifici che fanno di Gasparri un esperto di nuove tecnologie. Su Twitter, a una utente che gli rinfacciava d’esser stato per anni il lecchino di un delinquente, il senatore della Repubblica rispose: “Finito sul marciapiede per oggi?”. È un topos dei social: alle donne Gasparri dà delle prostitute, agli uomini dei figli di mignotta: “Vai a riprendere mamma sul marciapiede”, “mamma tua ha lavorato tutta la notte in strada a 70 anni”, etc. (e sì che di un utilizzatore finale di prostitute era devoto). La carriera di troll gli ha evidentemente guadagnato una fama da esperto di algoritmi, nonché delle loro implicazioni etiche. (Una volta su Twitter gli han fatto credere che Jim Morrison fosse un rapinatore serbo in libertà, e lui: “Una vergogna”).
L’ossessione di Gasparri per il marciapiede si capisce: è noto il gossip, smentito dal Giornale, legato a un episodio stradale occorsogli una sera del 1996, quando, invitato al Circolo del Polo, si perse con la sua auto “nella zona sportiva dell’Acqua Acetosa che… la sera pullulava di donne e/o uomini in vendita con perizoma e calze a rete”, cioè di trans. Una pattuglia dei carabinieri lo fece accostare sul marciapiede, dove Gasparri ebbe modo di chiarire l’imbarazzante equivoco; da qui forse l’ossessione per il marciapiede, un trauma evidentemente mai metabolizzato. “Ahò, ma lo sapete? M’hanno fermato i carabinieri qua vicino”, avrebbe detto ai commensali, “pensa se passava qualcuno e me vedeva, poteva pensà che annavo coi trans!” (pensate a un chatbot che parla come Gasparri). Naturaliter, ora discetta di AI, tema fondamentale per l’umanità, invocando le misure del governo (che verranno prese da personalità del calibro di Lollobrigida, Santanché, Urso, Valditara…). Più che un monito, un grande sponsor per sostituire i politici con l’intelligenza artificiale: sempre meglio di niente.
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