Eccolo riapparire come le tarme, la muffa, lo stantio. Commenta a bacchetta, anteponendo il proprio pensiero, che probabilmente non esiste, verniciandosi sepolcralmente come un catto-fascio della peggior specie, tentando di affondare colui che, probabilmente, un giorno lo spodesterà della poltrona di segretario della Lega, relegandolo finalmente all'anonimato o, e sarebbe uno dei più bravi, alla carriere circense.
Bene il no alla legge sul fine vita, dice l'infingardo, imbiancandosi di quell'ardore fracido di nullità, tipico dei paonazzi amici dei destrorsi, incapaci di ammettere che ognuno della sua vita decide come meglio gli aggrada, che la fede, la sua adulterata fede nel settarismo becero tipico dei prìncipi neri, non deve contemplare giammai l'imposizione, ma la scelta.
Ma che ne sa il Clown della libera scelta? Come una banderuola rivolta al vento dell'apparire, cambia pensiero, o quello che riesce ad esternare, ad ogni cambiamento di gradimento, infischiandosene della dignità, per lui sconosciuto valore mai soppesato dalla povera cervice.
Zaia ha dimostrato di essere persona libera e di pensiero, comprendendo le necessità di chi non desidera prolungare un'esistenza pregna di sofferenze inaudite e senza speranza.
Quanto al pidino che non ha votato a favore, preferisco non esprimermi, visto che trasgredirei il codice penale!
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