Per un utente adiposo della cucina, uno che al massimo riesce a cuocere un uovo, ma a volte neppure quello, la richiesta dalle “alte sfere” che ti tramutano in un umile robottino tuttofare, silente ed obbediente al pari dei rematori di una nave negriera, è non solo perentoria, ma intesa quasi come l’undicesimo comandamento: “vai a comprare il guanciale per l’amatriciana!” Scudisciandomi oltremodo per la crassa, nomen omen, ignoranza culinaria da usurpatore del desco nella più malsana voracità, dapprima ho inteso l’acquisto di un cuscino per mamma invitata a sorpresa, dopodiché grazie al web ho visto la parte del maiale richiesta, addentrandomi nel supermercato come Donzelli in un centro culturale. Nell’immenso scaffale trovare il guanciale aveva la stessa probabilità di non fare fermate intermedie su un treno con Lollo il Cognato a bordo. E naturalmente quel gran bastardo del fato, mi faceva vedere tutte le parti del maiale, compreso zampe e occhi; ma non il guanciale. Ed ecco che gli dei, inteneriti da si tanta ignoranza, mi fanno scorgere l’inserviente già nervosa per il lavoro sansilvestriano, alla quale mi avvicino con una nonchalance frutto di un mix Cracco-Canavacciulo, proferendole a bassa voce “sono indeciso tra un’amatriciana e una cacio e pepe… che dici?” ed ella, immaginandomi col cappello bianco da chef “ma dipende dai gusti! A me piace più l’amatriciana, tra l’altro abbiamo un ottimo guanciale!” indicando con lo sguardo la zona di esposizione. “Seguirò il tuo consiglio!” attivando il radar per agguantare finalmente la preda… - “lì in basso a destra… più giù… ecco quello!”
Chiedendo pietà a Gualtiero Marchesi, mi sono avviato tristemente alla cassa, stabilendo sin d’ora che nel 24 m’interesserò con particolare dovizia agli ingredienti dei principali piatti, sfanculando l’obnubilante ventre onnivoro, responsabile della personale sguaiata condotta culinaria, capace di non farmi riconoscere un saltimbocca alla romana… mumble… ma come si cucinano… aaargh!!
Nessun commento:
Posta un commento