venerdì 10 novembre 2023

Cessi dorati

 


Non potrei mai diventare ricco anzi, riccastro, per le ovvie ragioni in foto! A parte che non posseggo la "evve" moscia, ma m'immagino lo stress nel caso in cui, mentre fossi pronto ad acquistare ninnoli per Pier Onofrio Jr, o per Matilde Agata Fiorenza, m'attaccasse il solito bastardo nemico rigurgitante in me a cui Rolex fa una pippa, preannunciante una solenne evacuazione nel solito e terrificante brevissimo lasso di tempo! Come potrei intaccare luoghi tanto maestosi? Mettiamo il caso che nello strisciare una delle innumerevoli carte per qualche decina di migliaia di euro, dopo aver svolto il devoto atto chiedessi, leggermente con fronte imperlata, all'addetta ossequiosa: "scusi dov'è il bagno?" e m’infilassi in uno di questi gioielli per una fragorosa espulsione: come potrei poi ritornare nello sfavillante ambiente senza aver terrore dei miasmi lasciati e sicuramente successivamente scoperti? Forse da Chanel sarei agevolato dalla certa presenza di profumi che spargerei in aere. Ma da Rolex, dove temo ci sia alla parete un glaciale cronometro scandente il tempo (che è essenziale, come in casa di amici: se resti nei due minuti avranno l'idea che sei impegnato in placida minzione, oltre è cagarone) come fare? E da Tiffany? Non servirebbe neppure la tattica "espulsione - primo tiro d'acqua per evitare stazionamenti provocanti miasmi - pulizia veloce - secondo tiro finale."

No, no, meglio la turca del bar a 1,20 euro per il caffè, addirittura ci metto pure la carta di giornale! 

Senza considerare il fatto che, a mio parere, i ricchi defecano diversamente da noi...

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