martedì 12 settembre 2023

Simbolismi fetidi



E quindi Grosseto ha deciso di intitolare una via al segretario di redazione del quindicinale “La Difesa della Razza”, pubblicato dal 1938 al 1943, Giorgio Almirante, che in quegli anni scriveva:

“Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la coscienza della razza. Il razzismo nostro deve essere quello del sangue, che scorre nelle mie vene, che io sento rifluire in me, e posso vedere, analizzare e confrontare col sangue degli altri.“ 

E ancora: “Altrimenti finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come hanno potuto in troppi casi cambiar nome e confondersi con noi, così potranno, ancor più facilmente e senza neppure il bisogno di pratiche dispendiose e laboriose, fingere un mutamento di spirito e dirsi più italiani di noi, e simulare di esserlo, e riuscire a passare per tali. Non c’è che un attestato col quale si possa imporre l’altolà al meticciato e all’ebraismo: l’attestato del sangue!” 

La via intestata ad un così nobile padre della Patria è stata decisa dal prefetto Paola Berardino… mumble mumble … moglie del ministro degli interni Piantedosi… spero almeno che nella targa si evinca la vera essenza dell’allora segretario di redazione: Via Giorgio Almirante - Fascistone -

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