La Via della Sega
di Marco Travaglio
La prevalenza del cretino di Fruttero e Lucentini uscì nel 1985, ma il titolo sembra fatto apposta per l’estate che sta finendo. Difficile trovare uno sprazzo d’intelligenza nelle femministe italiane che a Venezia contestano Woody Allen, troppo intelligente per loro, dandogli dello “stupratore” in barba a due sentenze di tribunale che l’hanno scagionato, come quei geni dei produttori americani che lo costringono a vagare per il mondo in cerca di qualcuno che finanzi il suo prossimo capolavoro. E che dire dell’astuta mossa del Rignanese che si candida alle Europee con Il Centro per raccogliere “i delusi di FI e Pd” e non s’è ancora accorto che il più deluso dagli altri non lo sarà mai quanto lo è da lui? Poi c’è Tajani, che sta all’intelligenza come Dell’Utri all’antimafia e vola in Cina per uscire un po’ dalla Via della Seta, pronto a danneggiare le imprese italiane pur di fare un dispetto a Conte e una marchetta a Biden. Intanto Urso, altro ministro famoso per la sagacia, firma un’intesa d’affari con i campioni di diritti umani dell’Arabia Saudita, il cui premier Bin Salman mandò i killer ad assassinare e tagliare a pezzi con la sega circolare il giornalista Khashoggi: dalla Via della Seta alla Via della Sega. Brillantissimo anche l’editoriale su Rep di Folli, così accecato da furore anti-Conte da sposare le balle delle destre su Superbonus (“insostenibile”, “populista”) e salario minimo (“suggestione”) e accreditare il governo di “un profilo rigoroso, quasi da Destra storica”. Ora, per coerenza, dovrà suggerire ai nuovi Quintino Sella una misura davvero di sinistra: la tassa sul macinato.
In tanto buio, un lampo d’intelligenza ce lo regala Benedetta Scuderi, attivista dei Verdi, incautamente invitata a Rete4 da Andrea Giambruno. Questi la interroga sulle assurde accuse di Saviano al governo della fidanzata per l’abbattimento dell’orsa e lei gli ritorce contro la sua celebre sparata sul nesso fra tasso alcolico delle ragazze e lupi stupratori: “Potremmo dire che è responsabilità dell’orsa perché, se non fosse uscita di notte da sola, non avrebbe incontrato il cacciatore, o il lupo…”. La sequenza delle espressioni sul volto del principe consorte nei successivi 12 secondi è una via di mezzo fra il remake di The mask e una gallery di Francis Bacon: mano sinistra che gratta orecchio destro; sopracciglia corrugate e risolino tirato tipo Joker; pollice-indice sotto mento pizzuto per darsi tono; occhi strizzati e indice-medio-anulare su boccuccia a cul di gallina; testolina che fa sì-sì; sguardo disperato verso sinistra in cerca di soccorsi in studio perchè ha finito le facce; cameraman pietoso che lo oscura e stacca sulla foto già mostrata prima. Qualcosa ci dice che non vedremo più la Scuderi chez Giambruno. Ma ne sarà valsa la pena.
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