Chi è il più nero del reame?
DI MICHELE SERRA
Sottopongo all’Albo dei Politologhi il seguente quesito: come è possibile che il partito italiano più a destra non sia Fratelli d’Italia, che ha la fiamma di Almirante nel simbolo,ma la Lega del Salvini?
Gli episodi di cronaca che certificano questa mia affermazione sono davvero tanti. L’ultimo arriva da Grosseto, dove i meloniani avrebbero negato il patrocinio del Comune alla presentazione del libro del generale Vannacci (at-tenti! Avanti march!), caldamente perorato da un consigliere leghista proveniente da CasaPound. Una ricerca interessante, intanto, sarebbe: quanti, di CasaPound e Forza Nuova, si sono accasati con Salvini, quanti con Meloni? La risposta aiuterebbe a certificare “scientificamente” il tasso di fascismo nei due partiti. È una bella gara, e il vincitore potrebbe essere una sorpresa. Così, a naso, scommetterei sulla vittoria della Lega ex Nord, fatta nera in pochi anni dal Salvini e più ancora dal silenzio imbarazzante dei cosiddetti “moderati”, tipo Giorgetti e Zaia, che sarebbe meglio chiamare, come corrente, “gli ignavi”.
Tornando alla storiella di Grosseto, se ne deduce che Vannacci imbarazza, almeno un poco, il partito della premier Meloni; non imbarazza per nulla i leghisti. Corollario comico, i numerosi incontri pubblici di Vannacci, che è in tournée come i Pooh, hanno per titolo “basta con la censura”. I censurati di tutto il mondo, zittiti o in galera per le loro idee, sono autorizzati a chiedere i danni per truffa ideologica.
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