Visto che nessuno pare assumersi la responsabilità di restare in guardiania sul pensiero comune, assistiamo ad uno straboccante inquinamento dello stesso, babbaneamente associato alla normalità: è divenuto infatti “normale” chiacchierare di fascismo, rigurgitare assassini infami già spudoratamente in libertà (nessuno tocchi Caino ‘na fava!) come Mambro e Fioravanti il cui destino avrebbe dovuto collimare quello di Francis Clifford Smith, 98 anni di cui 80 passati in prigione, se non altro per il rispetto degli ottanta e più morti della stazione di Bologna; è normalità continuare a vedere ministro un’imprenditrice ingannatrice e plasticata, che si permette pure di prenderci per il culo; e rientra nella norma un presidente del Senato, seconda carica dello stato, il cui secondo nome è Benito, che scorrazza allegramente sul confine dell’incostituzionalità, col figlio indiano accostato ad un probabile stupro e con una visione storica che prima o poi ci porterà a ricordare Graziani come uomo dabbene; è “normale” che grazie a frescacce belligere, i cosiddetti imprenditori (di sta fava) aumentino profitti e lucro sulle spalle del popolino oramai disorientato ed assopito dal continuo lancio di brioches della tanto amata Ducetta Caciottara, il cui compagno è attivissimo nel sdoganare malefici pensieri tramutandoli in pensiero comune; è normalità non avere più spicci e lasciar che gli innumerevoli Alì Babà ci rubino un centinaio di miliardi l’anno; è normale che vi siano pensionati da 10mila euro e altri da 780 mensili, e se devi sgraffignare qualcosa lo fai a quest’ultimi; è pensiero comune festeggiare il giorno in cui la benzina scenderà a 1,4 al litro, costerà pochissimo vero?, e che dire poi di lor signori in ferie da oltre un mese che a breve rientreranno per la classica fiaba autunnale? È normale!
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