Polli siamo noi!
Come se nulla fosse accaduto, come se magagne finanziarie, mancati pagamenti di stipendi, prelievi anomali, costituissero la normalità, di più, un blasone da ostentare in queste terre assolate del regno tenebroso dell’”io so’ io e voi nun siete un caxxo!” Intervistata dalla sempre prona rete ammiraglia il ministro del turismo, che per gli allocchi ha ceduto le quote del Twiga al palestrato compagno, mostra a noi inferiori l’alterigia, lo snobismo e la tenaglia della diversità sociale di cui è regina incontrastata. Mentre il popolino combatte contro piccolezze amministrative che uno stato solo in apparenza giusto ed equanime parrebbe pretendere, nella casta di lor signori le presunte nefandezze sono stendardi da issare per decretarne la scaltrezza politica. Nulla di meglio non c’è per la plastica col ministro attorno che il pensiero comune, levigato ad hoc da ciò che chiamiamo ancora informazione.
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