domenica 7 maggio 2023

L'Amaca

 

Che scarpe portava Camilla?
DI MICHELE SERRA
A proposito del povero Re Carlo, sepolto sotto palandrane e orpelli per un totale di parecchi chili (i simboli pesano), sarebbe interessante fare un bel calcolo: misurare quanti ettari di carta di giornale e quante migliaia di ore di gossip televisivo sono stati spesi, negli anni, per raccontare delle sue faccende private, le mogli, le amanti, il figliolo buono e quello cattivello, la sorella, i cognati, i cugini, i parenti anche remoti, i cottage, i cani, i cavalli, le liti, le riconciliazioni, eccetera; e quanto spazio è stato concesso al suo impegno ambientalista e sociale, nato ben prima che diventasse una moda parlare di clima e parlare di inquinamento.
Azzardo un’ipotesi: dieci a uno? Cento a uno? Quale rapporto ci sarà tra il royal gossip e le cose serie che quest’uomo ha provato, invano, a fare e a dire, in giro per il mondo? Quante delle persone che, a milioni, sanno come era vestita Lady Diana al matrimonio di Lord Pinko con la Duchessa di Seacoming (Viendalmare), e che cosa ha detto Meghan Markle a Oprah Winfrey mentre si truccavano prima di andare in onda, hanno una vaga idea del fatto che Carlo Terzo d’Inghilterra è stato, a modo suo, e con i limiti del rango, uno dei primi Capi di Stato sensibili ai temi dell’ambiente, e politicamente attivo in quel senso?
Si capisce che le cose serie sono anche noiose. Mentre dev’essere divertentissimo, per chi ama il genere, sapere di che colore erano i calzini dei valletti. Sta di fatto che, quando faremo glu-glu in seguito allo scioglimento dei ghiacci, l’ultima domanda che si leverà dall’umanità agonizzante sarà: ma che scarpe portava, la Parker Bowles?

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