sabato 27 maggio 2023

Funzionamento ridotto

 


In una serata profumante di estate t'imbatti in questa busta bianca, confezionata con buona carta, quasi profumata; il destinatario è un tuo parente, in alto a sinistra s'apre il baratro: Agenzia delle Entrate-Riscossioni! Parte la musica in cuore, di per sé già in alterazione ritmica; le note che rimbombano alimentando dubbi e psicosi, sono tipiche della tragedia greca; i pensieri corrono come bisonti incazzati nella prateria, le opzioni iniziano ad emergere, spaventose, annichilenti. 

L'apertura della lettera ti lascia basito, pensieroso: hanno, per così dire, scovato un arzigogolo risalente al 2017 nel pagamento dell'Irpef di uno che fa una vitaccia per arrivare ad avere uno stipendio dignitoso. Al 2017 e chiedono per questo ben 330 euro. 

Ti verrebbe da dire: " cavolo lavorano proprio bene! Ammesso che sia giusto il riscontro, quei signori han scoperto un'imperfezione nel 730 del 2017 di un operaio.. ne consegue quindi che stan raggiungendo la perfezione e finalmente... finalmente..." 

E invece no! Sai benissimo che queste sono palesi ed incontrovertibili prese per il culo! Sei certo che sia così altrimenti, altrimenti, di chi kazzo sono i centoventi miliardi che annualmente evaporano per la complicità di un sistema manigoldo che premia evasori e briganti? 

La solerzia degli addetti alla riscossione è indubbia: fanno il loro mestiere. Il risentimento non è da meno, se pensi che molti in questo momento, avendola sfangata, si stan godendo il bottino in qualche amena località, attorniati da schiavi proni alle loro esigenze. 

Ti girano in pratica i coglioni, scusate il francesismo. Avverti sullo sfondo gli sfottò dei balordi incuranti della socialità che godono nel lasciare a te stipendiato fisso, l'onere di mandare avanti scuole, ospedali, illuminazione delle strade; noti che il governo attuale addirittura sta depotenziando le pene, solo sulla carta visto che negli anni precedenti ha pagato veramente lo 0,75% dei grandi evasori, allontanando lo spettro del carcere per chi sfanculerà balzelli; ti viene alla memoria pure l'innalzamento della soglia di omissione voluta da quel Bimbominkia che molti credettero fosse un politico. 

Ti girano i coglioni. Ci stanno da tempo immemore prendendo per il culo; ad ogni nuovo governo tra i punti presentati nel discorso d'insediamento c'è sempre la lotta all'evasione. Una fetecchia insulsa, uno sberleffo altisonante verso chi ancora crede nello stato democratico. No, non siamo tutti uguali in queste lande! Soprattutto in campo fiscale. La solerzia e la pignoleria, sacrosante, sono solo riservate a chi contribuisce col proprio lavoro al bene comune. E sono sempre meno. 

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