venerdì 7 aprile 2023

L'Amaca

 

Tradimento anagrafico
DI MICHELE SERRA
Se davvero Schlein riuscirà a separare le sorti del Pd campano da quelle del viceré De Luca, darebbe un senso concreto alla parola “rinnovamento”, che in politica è tra le più abusate. Nota bene: il prezzo da pagare sarebbe, per il Pd, sicuramente alto, perché De Luca, come amministratore energico e come tessitore di clientele, è un fuoriclasse. Si porterebbe via caterve di voti, sostenendo, con qualche ragione, che sono voti “suoi”.
Ma il Pd — che De Luca ha usato, fin qui, come un car sharing — tornerebbe ad avere, in quella regione, un’identità propria, indipendente da un driver così ingombrante e così prepotente.
Ridimensionato (in Campania) ma libero, il partito di Schlein darebbe finalmente seguito all’idea di appartenere ai suoi elettori, ai cittadini di sinistra, alle nuove speranze risvegliate dalla nomina a segretaria di una giovane donna, non ai feudatari locali (tutti maschi) o ai capicorrente (idem).
Il conflitto Schlein-De Luca, che è politica allo stato puro, contiene anche, sottotraccia, un evidente scontro generazionale tra un boomer maschio molto ortodosso e una giovane donna assai meno protocollabile. Tutte le mie simpatie vanno a Schlein. Sono stato il classico traditore di classe (figlio di borghesi iscritto al Pci quando era il partito operaio per eccellenza), ora provo il brivido del tradimento anagrafico. Vedrete che De Luca, che è intelligente, coglierà l’attimo, e prima o poi dirà, sulla ragazza Schlein, quello che ci si aspetta che lui dica. Capiremo, allora, perché è giusto stare con Schlein.

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