Cow connection, la nuova serie
DI MICHELE SERRA
1 – Gli scienziati di mezzo mondo dicono che bisogna ridurre le emissioni di gas serra, responsabili del riscaldamento terrestre.
2 – Alcuni governi decidono di intervenire, e tra gli altri provvedimenti annunciano di voler limitare gli allevamenti intensivi.
3 – Gli allevatori insorgono per difendere i loro interessi e fondano un partito politico.
4 – Quel partito, come primo obiettivo, accusa la scienza di mentire sul cambiamento climatico, e di farlo perché è asservita ai poteri forti.
5 – Siti di estrema destra danno un nome a quei poteri forti, individuandoli nel Forum di Davos (ma potrebbe essere anche Soros, o Bill Gates, o il Gruppo Bilderberg), e sostengono che quella fondazione sta progettando di trasformare le fattorie dismesse in alloggi per migranti.
6 – La storia ha molto successo sui social, inserendosi nel fortunato filone “finanza ebraica che vuole la sostituzione etnica degli europei bianchi con africani e asiatici per poter disporre di manodopera a basso costo”.
7 – Il partito degli allevatori trionfa alle elezioni e diventa il primo partito del Paese.
8 – Nel mondo si estende la rivolta di singoli gruppi produttivi contro le misure di politica ambientale, fino a conquistare ovunque il potere e abolire le politiche ambientaliste.
9 – Infine accade la tanto temuta sostituzione etnica: l’uomo si estingue e viene rimpiazzato dal ratto, più adattabile e intelligente.
I primi sette punti sono già realtà: è davvero avvenuto in Olanda. Il punto 8 e 9 saranno la base della seconda stagione della serie, nel caso ci si arrivi.
Nessun commento:
Posta un commento