mercoledì 22 marzo 2023

Se il buongiorno…


Troppe novità 

di Marco Travaglio

Una svolta. Un ciclone. Un terremoto. Anzi, una rivoluzione. Elly Schlein cambia tutto: non solo il Pd, ma pure gli altri. “Oscura” tutti, “si prende” questa e quella piazza, “si prende il salario minimo”, “si prende la Cgil”, “si prende i diritti civili” (solo i media non c’è bisogno di prenderli: quando si tratta di Pd, sono già presi). Ormai, a parte Meloni, c’è solo lei. E Meloni la teme, oh se la teme. Perché Todo cambia, come diceva la canzone. Ma pure quell’altra, Penso positivo: “Io credo che a questo mondo esista solo una grande chiesa… da Che Guevara fino a Madre Teresa, passando da Malcom X attraverso Gandhi e San Patrignano… Niente e nessuno al mondo potrà fermare, fermare, fermare, fermare quest’onda che viene e che va…”. E il Pd, non avete visto com’è cambiato il Pd? Ora dice sì ai diritti civili, come prima; sì al salario minimo, come prima (tanto oggi mancano i numeri e dirlo non gli costa niente, mentre quando c’erano i numeri gli toccava dire sì e poi sabotarlo); no a tutte le mafie, come prima (e come tutti); e no ai capibastone e ai cacicchi, tranne Guerini, Orlando, Gori, De Luca jr., Bruno Bossio, Nardella, Margiotta, Leodori, Pezzopane, Pollastrini e un’altra carrettata di teneri virgulti entrati nella “nuova” Direzione.
E poi la politica estera: tutta nuova. Un cablo pubblicato da Wikileaks diceva che “il Pd è concepito dagli Usa come una operazione di contenimento della sinistra”. Quale migliore occasione per smentirlo sull’unica questione – il sì al negoziato e il no alle armi in Ucraina – che può infastidire la premier guerrafondaia agli ordini di Biden? Invece Elly conferma il cablo: pacifista quando non stava nel Pd, ora che è iscritta e segretaria vota il decreto Armi con le destre e il Sesto Polo; e tace nel dibattito parlamentare sulla guerra e fa parlare due fedelissimi di Guerini, che è un po’ il Crosetto del Pd. Non bastando queste novità da capogiro, ecco quella sui conflitti d’interessi. Ieri i 5Stelle presentano una mozione sullo scandalo Qatar per vietare per legge a ministri, parlamentari, assessori e consiglieri regionali e comunali di prendere soldi da Stati esteri (come han fatto illecitamente i vari Panzeri dal Qatar e dal Marocco e come fa lecitamente Renzi dai sauditi e da altri). Perfino Letta aveva chiesto di colmare “il vuoto normativo” che consente simili sconcezze. Persino Calenda aveva annunciato il suo voto a una legge che le vietasse. Infatti il nuovo Pd che fa? Si astiene. È l’ennesima svolta del nuovo Pd per una grande chiesa da Che Guevara a Madre Teresa passando da Malcom X attraverso Bin Salman e l’emiro del Qatar. Non è un amore?

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