venerdì 9 settembre 2022

Travagliosamente

 

House of the Dragon
di Marco Travaglio
Ci sono titoli di giornale che ti lasciano talmente di stucco per sorprendente genialità da diventare capolavori d’arte e da sortirne lo stesso effetto: la sindrome di Stendhal. Il migliore dell’estate rimane quello del 6 agosto su Repubblica, a proposito del patto Pd-Calenda: “Il piano B di Letta: ‘Se salta l’accordo andiamo al voto da soli’”. Ammazza che fusto, Occhi di Tigre. Se lo sfanculano tutti, lui pensa, ripensa e alla fine partorisce un piano B da urlo: va da solo, e non sente ragioni. Ora però un altro titolo di Rep insidia il succitato: “Sondaggi politici: il fattore Draghi non colpisce il centrodestra. Meloni, Salvini e Berlusconi vicini ai 2/3 dei seggi, nonostante il ‘tradimento’ dell’ex-capo della Bce, arrivato a livelli di consenso mai raggiunti”. Forse questi scienziati credono alle balle che raccontano (ricordate l’Italia intera che chiede a SuperMario di rimanere?). Non notano che Draghi ha sempre navigato fra il 60 e il 50% con una maggioranza del 90, facendo guadagnare voti agli oppositori e dissanguando i sostenitori: Meloni ha raddoppiato i suoi facendo opposizione a Draghi, mentre chi stava con lui li ha dimezzati (5S e Lega) o tenuti a stento (Pd, FI, Azione, Iv). A Conte è bastato mollarlo per tornare a volare, mentre gli adepti più fanatici dell’Agenda Draghi sono in panne: Letta, Calenda-Renzi, il povero Di Maio. E hanno ancora ampi margini di peggioramento, perché i danni dell’Agenda Draghi ora li vedono tutti.
Il 31 marzo il Migliore dichiarò perentorio e un po’ seccato: “No, le forniture di gas dalla Russia non sono in pericolo”. Infatti Putin ha chiuso il rubinetto. Il 7 aprile aggiunse: “Se l’Ue ci propone l’embargo sul gas, noi saremo ben contenti di seguirla”. Peccato che l’embargo sul gas l’abbia deciso Putin (“Ricatto!”), dopo la nostra balzana idea che a decidere il prezzo è il compratore. Lo stesso giorno domandò: “Cosa preferiamo: la pace o stare tranquilli col termosifone acceso, anzi ormai col condizionatore acceso tutta l’estate?”. Ora non abbiamo la pace e rischiamo di non poter neppure accendere i termosifoni (forse perché la scelta era fra termosifoni e guerra: con la pace i riscaldamenti non sono mai stati in dubbio). Il 1° giugno giurò: “Le sanzioni alla Russia sono un successo completo che non penalizza l’Italia”. Infatti l’Italia è molto più nella merda della Russia. Il formidabile dl Aiuti bis elargisce ai più bisognosi ben 6,15 euro lordi al mese. E ora il Fenomeno annuncia un tris ancor più poderoso: addirittura 6 miliardi. Così chi non può pagare le bollette continuerà a non poterle pagare, ma una mentina non gliela leva nessuno. E Rep non si dà pace perché il “fattore Draghi” non funziona contro chi l’ha “tradito”, che purtroppo va a gonfie vele. Ma va?

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