mercoledì 31 agosto 2022

Peto nel vento



Questa scora nel vento degli inani, questo esempio lampante di come si possa fare il compagno di un’insana, perché deteriorata,  ideologia deturpata dai comportamenti dei loro sfruttatori, che han sempre campato fingendo di essere a fianco di chi realmente soffre la tremebonda forbice delle differenze sociali, presto potenziate dall’arrivo del “nero perdi sempre”, questo insignificante peto politico festeggia la scomparsa di un gigante del mondo, che trovò un inimmaginabile coraggio nell’assestare colpi, fino a disintegrarlo, a quell’impero stantio e glaciale, illiberale e soppressivo qual era l’Unione Sovietica dei bastardi alla Breznev per intenderci. Questa quisquilia insignificante ora indaffarata a formare un gozzoviglio inutile di aria fritta per adescare altri allocchì, trova il coraggio di mostrare ai pochi che ancora lo prendono in considerazione, la sua felicità per la dipartita del Guastatore Illuminato per antonomasia, grazie al quale vivemmo un periodo di speranza, di rinnovamento che ci fece intravedere, per un piccolo lasso di tempo, la possibilità di vivere in un mondo migliore a servizio dell’umanità. Gorbaciov rimarrà nella storia, al contrario del rutto pelato arzigogolante ad minchiam per la felicità dei pochi emulatori che spasimano per il ritorno delle gelide parate ottobrine di totem senz’anima, prevaricatori del popolo a cui elargivano bugie e ninnoli amorali, nella tetra insensibilità di un comunismo alterato dal dispotismo e dal violento rancore.      

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