sabato 23 aprile 2022

Che fantastico paese!

 

Eurovision, la beffa dei biglietti.
Troppi omaggi a politici e manager.
di Bernardo Basilici Menini
TORINO
La beffa dei biglietti per Eurovision: mentre persone da tutta Italia e dal resto del continente sono rimaste a bocca asciutta e hanno dovuto rinunciare a vedere il Song Contest, Comune di Torino e Regione Piemonte si sono riservati in fase di trattativa circa 1.500 tagliandi sui 25 mila totali andati a ruba in pochi minuti. E, come se non bastasse, Palazzo Civico ne ha destinati centinaia agli esponenti della politica e delle istituzioni locali. Quasi 240 andranno a Consiglieri comunali, assessori, presidenti di Circoscrizione e ai loro amici e parenti. Poi - novità di ieri - due biglietti per ogni dirigente comunale e uno per ogni funzionario di alto livello. Più esponenti delle società partecipate e delle fondazioni, oltre a 15 inviti istituzionali aggiuntivi che ogni assessore può fare. Facendo i conti, al Pala Alpitour ci saranno più "ospiti" del Comune che giornalisti provenienti da ogni angolo del globo. Insomma, i timori sono che il Song Contest, più che essere un palcoscenico in cui la città si mostra al mondo, diventi una platea per i "soliti noti". La Regione, dal canto suo, ancora non ha sciolto le riserve su cosa farà dei suoi tagliandi. Ieri il sindaco Stefano Lo Russo è intervenuto sull'argomento, parlando di «un'informazione sbagliata»: «La Città e la Regione si stanno comportando come sempre capita. Non mi sento in colpa ad aver invitato i sindaci di Milano e Roma e gli amministratori delle grandi imprese. Questi eventi costano tanto e devono essere una vetrina e un luogo di relazioni». Il fatto è che i biglietti gratis del Comune andranno a oltre 600 persone, buona parte delle quali sono torinesi - e non persone che vengono da fuori, a cui mostrare Torino -, nell'orbita della politica cittadina, che beneficeranno pure dei tagliandi per le proprie famiglie. Certo, sempre ieri il sindaco ha comunicato che un biglietto a testa verrà dato anche ai volontari che in quei giorni lavoreranno gratuitamente allo svolgimento del Song Contest. «I miei vip sono loro, insieme ai dipendenti comunali che si stanno occupando dei preparativi», ha aggiunto Lo Russo. Ma questo non basta a calmare i malumori, soprattutto quelli delle categorie economiche, che si sono viste sfumare centinaia di potenziali visitatori disposti a spendere grosse cifre, che invece rimarranno nei loro Paesi, visto che non hanno i biglietti. Sulla vicenda il Comune non sembra intenzionato a fare passi indietro e le speranze sono che la Regione si muova diversamente, dedicando ingressi appositi alla società civile, invece che ai «suoi». E mentre l'organizzazione lavora per trovare altri posti, all'orizzonte di chi vuole a tutti i costi sedere al Pala Alpitour si prospetta una soluzione estrema: la pratica - illegale - del bagarinaggio. Sui siti dedicati, infatti, stanno spuntando tagliandi che vanno dai 300 euro (per le prove e gli spettacoli per famiglie) fino ai 2.400 necessari per assistere alla finale nei posti migliori. -

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