mercoledì 23 marzo 2022

Mi spiego


Per lenire il ronzio di questa ennesima dimostrazione del belante che è in noi, mi sono informato, scartoffiando la storia, l’unica arma vera ed essenziale. Mi serviva un supporto, una traccia, una luce e l’ho trovata nell’inimitabile Gaber, con la sua “Quando moda è moda”, che personalmente inserirei nei programmi scolastici.
Non ho bisogno di dover premettere di essere antiputiniano, oggi preambolo strausato e proferito per necessità subito dopo il buongiorno, avendolo definito, in tempi non sospetti, un assassino, mentre attorno moltissimi di quelli che oggi fingono l’orrore per le sue idiozie belliche, lo lodavano e beatificavano quale miglior statista in circolazione, ad iniziare dal tangentista mafioso e al suo piccolo vassallo Cazzaro. 

E allora confortato dalle parole di Giorgio mi esprimo.

“E visti alla distanza non siete poi tanto diversi
Dai piccolo-borghesi che offrono champagne e fanno i generosi
Che sanno divertirsi e fanno la fortuna e la vergogna
Dei litorali più sperduti e delle grandi spiagge
Della Sardegna.”

Tutti pacifisti ma guerrafondai. No, non ci sto! I pacifondai sono una malevola deviazione culturale, e non me ne frega un cazzo, ma non in mio nome, caro banchiere prestato alla politica, non in mio nome invierete le armi all’Ucraina. Non in mio nome. E mi meraviglia anche che Francesco non abbia mai nominato l’Assassino nelle sue reprimende! Non sono d’accordo col servilismo al Nonno sonnolento che sta arrivando da oltre oceano solo per risalire nei suoi sondaggi, ordinandoci quel che dovremo fare, come macchiette prive di spina dorsale. Ci farà aumentare il già alto livello di guardia, ci porterà a sfiorare l’incidente atomico. 

“E siete anche originali, basta ascoltare qualche vostra frase
Piena di parole nuove sempre più acculturate, sempre più disgustose”

Non sono d’accordo nell’armare i numerosi gruppi neonazisti presenti in Ucraina, non mi piace il giro mondiale del Presidente Ucraino e quel suo accostamento mediatico alle varie sciagure della nazione di turno ospitante (solo gli israeliani gli han detto “ma che kazzo stai a dì” quando ha tirato fuori la Shoah). 

Sono sconcertato da come dal suo Custode, riconfermato per un altro giro settennale, in giù, la Costituzione sia stata disattesa nel suo rifiuto totale alla belligeranza. Mi nausea sapere che quasi tutti i nostri rappresentanti che hanno trasformato la politica in mestiere, e pure tra i peggiori, compreso quel saputello in giro per il mondo che fino a poco tempo faceva il bibitaro, abbiano aumentato la spesa militare a 38 miliardi annui, mentre ci dicono che non hanno risorse per aumentare gli stipendi di infermieri, dottori, maestri e operai! 

Constato per l’ennesima volta quanto sia eclatante l’assenza politica dell’Europa, confermandosi solo come opificio burocratico per spartirsi risorse. 

“Quando è moda è moda, quando è moda è moda.
Io per me se c'avessi la forza e l'arroganza
Direi che non è più tempo di fare mischiamenti,
Che è il momento di prender le distanze
Che non voglio inventarmi più amori
Che non voglio più avervi come amici, come interlocutori.
Sono diverso e certamente solo
Sono diverso perché non sopporto il buon senso comune”

Non saremmo arrivati a questo tragico momento se avessimo bacchettato a suo tempo la Nato, che non serve ad una minchia, allorché lemme lemme fagocitò stati che sarebbero dovuti rimanere neutrali, visto che oltrecortina era, ed è, presente un dispotico ed aggressivo killer russo. 

Il banchiere prestato alla politica fa l’aggressivo col russo, nascondendosi tra i culi degli altri, e ci informa che in tre anni raggiungeremo l’autonomia energetica da Mosca. E allora domando: e perché kazzo non lo abbiamo fatto prima? 

“Sono diverso e certamente solo
Sono diverso perché non sopporto il buon senso comune
Ma neanche la retorica del pazzo
Non ho nessuna voglio di assurde compressioni
Ma nemmeno di liberarmi a cazzo
Non voglio velletarie mescolanze con nessuno”

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