martedì 14 settembre 2021

Tristemente

 


Posso dirlo? Notizie come questa, mi generano malinconia, tristezza. Non tanto per lei, che fa il suo mestiere e lo fa pure bene, secondo le attuali regole del mercato; ma per noi, collettività. Mi spiego: se siamo arrivati a quello che considero un capolinea, ovvero che basta un'occhiata, un sorriso di influencer come Ferragni, per acquistare le cianfrusaglie brillanti a cui corriamo dietro, ciò vuol significare lo smarrimento della propria identità a scapito del gregge ansimante in questa valle consumistica. 

Ferragni oggi fa balzare in borsa Safilo e i suoi occhiali. Regole di mercato si dirà. Ma la signora Fedez non molto tempo fa vendeva acqua, lo ripeto: semplice acqua, di una rinomata casa molto amata tra i riccastri, addobbata con la firma di Chiara e venduta, immaginate un po', alla modica cifra di 8 euro al litro! Ed è pure andata esaurita in battibaleno! 

Ora, premettendo che auspicherei il Tso per gli acquirenti, perché se paghi l'acqua otto euro al litro non solo sei un imbecille, ma non meriti di vivere in una società normodotata. 

Ma il lato triste di tutto ciò è un altro: ci manipolano come vogliono, siamo dei pupazzetti senza spina dorsale, dei molluschi flaccidi, acquosi, delle amebe in balia della corrente. Possono propinarci ciò che vogliono, agevolarci specchietti per allodole, senza alcuna ritrosia o fermento muovente coscienze oramai insonorizzate. 

Non ascoltiamo più noi stessi, gongolando esclusivamente del vuoto d'aria persuadente ad accatastare eterea chincaglieria.   

Acqua ad otto euro! Ma vaff....!

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