mercoledì 1 settembre 2021

L'Amaca

 

Giù le mani da Walden
di Michele Serra
Ho avuto un sussulto leggendo che uno dei pensatori di riferimento dei No Vax cita H. D. Thoreau e il suo Walden ovvero Vita nei boschi tra i suoi testi sacri. È stata una delle mie letture di formazione, è un libro caro agli ambientalisti, un poco mi ripugna scoprire che l’avventura naturalista e anti-mercantile di Thoreau rischia di finire nel calderone del pensiero anti-scientifico.
Anti-mercantile e anti-scientifico non sono per nulla sinonimi. “Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza”, scrisse Thoreau, e non sono disposto a concedere neppure un grammo di saggezza ai No Vax.
Stiamo correndo un grave rischio. Il rischio è regalare agli elmi cornuti, ai gilet gialli, ai No Vax, ai falsari che cavalcano Telegram, ai mestatori visti in piazza in questi giorni, ai fascisti antisemiti che diffondono odiose fole sul Nuovo Ordine Mondialista, argomenti che avrebbero tutte le carte in regola per attivare la ragione. Argomenti che dovrebbero essere della Polis e dei laboratori di ricerca, non della ciancia social e delle tenebre anti-sistema in cui guazzano i No Vax.
Attenzione a illudersi che dire “scienza” basti a dire tutto. Se “scienza” diventa sinonimo di potere e di establishment, ogni sentimento eccentrico, ogni ricerca fuori dai protocolli va a finire nello stesso calderone: il biologico assieme alla stregoneria, lo sguardo olistico assieme alla superstizione, il desiderio di accordarsi alla natura con il pensiero magico.
Se vogliamo che la paranoia No Vax, e apparentabili, non dilaghi, specie tra i più deboli, dobbiamo riportare nel campo della scienza anche la ragion critica e l’irrequietezza. Altrimenti finisce che Thoreau diventa il Che Guevara dei No Vax.

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