giovedì 19 agosto 2021

Checcèdinuovo

 Un gran parlare attorno all'Afghanistan, non c'è che dire: Santanché, Maglie, Chirico, il Minzo, OllioLudwag tenebroso, ma nessuno che ricordi le cifre, spaventose, da farci vergognare dinnanzi a tutto l'Universo: abbiamo buttato via, come umanità, qualcosa come duemila miliardi in vent'anni! Duemila miliardi di dollari per sterminare decine di migliaia di persone, di esseri umani uguali in tutto a noi, anche biologicamente parlando. Denari che hanno ingrassato i mefitici rivoli degli armaioli, i signori di noi stessi, capaci di influenzare e trasformare, addirittura, il significato di "PACE". 

Gino Strada nella sua fantastica vita lo ha sempre cercato di spiegare: non si può cercare la pace facendo la guerra, ops! le famigerate "missioni umanitarie" (di 'sta fava! perdonate il francesismo), ma annichiliti come siamo, alla mercé di lor ribaldi, intontiti e proseliti di quel "allocchismo" imperante nella società odierna, siamo portati a bere tutto, ad ingurgitare misture socialmente indegne. 

Certo, i talebani non sono profeti di civiltà, questo è indubbio! Ma ci sono domande, quesiti, senza alcuna risposta, apparente: chi li finanzia? come han fatto a riarmarsi? sapete che l'Afghanistan è terra ricchissima di materie prime? e i 6,6 miliardi del traffico di eroina? 

Comanda sempre più il denaro e conseguenzialmente il potere che scaturisce dall'averne tanto. In ogni circostanza, in ogni conflitto, in ogni barbarie il lucro, il denaro, il potere la fanno da padroni. 

Occorrerebbe che ognuno di noi si chiudesse nella propria camera, al buio e riflettesse su quante vite d'infanzia sono state distrutte dall'ignobile desiderio di guerreggiare per produrre costi immani che ritornano nei forzieri di "lor ribaldi".

Non ho figli, ma gioisco nel vedere un bimbo felice. Essere cosciente che nel mondo centinaia di fanciulli trascorrono la loro vita immersi nel dolore, nel dramma, nella sofferenza, rende questo tempo, simile ai tanti delle ere precedenti: motivo di vergogna infinita e corresponsabilità eclatante.   

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