giovedì 8 luglio 2021

Ci voleva!



Ci voleva una ciellina del peg… miglior stampo, una soporifera, silente, perpetua addomesticante gli eventi con quel flaccido sorriso sornione tipico dei ciellini già salvi da immemore tempo, per addolcire lo spauracchio di lorsignori, tendenti dall’ancestrale a forme di corruttela sempre più sofisticate, ovvero leggasi prescrizione, che quell’inetto, secondo loro, di Bonafede ha tentato di ripristinare per insufflare una parvenza di dignità e decoro in questo paese atterrito dalle nefaste ere precedenti, quelle del Puttanesimo e del Ballismo. Ci voleva proprio una ciellina silente ed agente nell’afa e nella disattenzione pro Europei, per restaurare un modus operandi tipico di uno staterello sudamericano in mano ad un’insalubre casta politica, ovvero l’impunità quale garanzia per i gozzovigli dell’inamovibile sistema tecno-rapto-pluto-finanziario, così tanto adulante il Dragone di tutti, per la futura estasi comune difronte alla mega torta europea, rifocillante i soliti noti, alla Bonomi per intenderci. Ci voleva proprio una ciellina silente ed orante per sfanculare ragione e buonsenso, supportata da Giornaloni trasformatisi in gazzette destrorse, come la Repubblica (di Salò) per intenderci, o da quel patetico giullare pregno d’ebetismo in rampa di lancio per saltar finalmente, per lui, il fosso - che molti allocchi non videro al tempo della vergognosa sua segreteria nel partito un tempo faro per molti - per abbracciare un labile normodotato oltre che indiscusso principe di tutti i cazzari. Si, ci voleva proprio una ciellina!

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