Le spettacolari immagini delle Frecce Tricolori sopra l'Altare della Patria dovrebbero indurci a festeggiare questa tanto amata quanto bistrattata Repubblica.
Per una volta almeno cerchiamo di essere seri: l'evasione fiscale ha raggiunto vette, pardon: abissi inimmaginabili; i privilegi aumentano, "lorsignori" sono riusciti ad affossare i tentativi di riportare la forbice delle diseguaglianze entro canoni accettabili, vedasi l'indecoroso acquietamento degli appartenenti al M5S; le regioni hanno riportato in auge i vitalizi: la Campania ha deciso di ripristinarli ai vedovi e alle vedove degli ex parlamentari regionali, i tagli agli assegni fatti precedentemente stanno per essere annullati in varie regioni come Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige.
I segnali provenienti dalla cosiddetta ripartenza non fanno dormire sogni tranquilli: aumento delle percentuali di subappalto, gestione dei fondi europei guidati dalla mano longa longa di Confindustria, investimenti a pioggia con pochi controlli, Alta Velocità ovunque mentre ci sono ancora innumerevoli tratte non elettrificate, pensierino al Ponte sullo Stretto mentre per andare da Ragusa a Palermo ci si impiega quattro ore e in altri tratti ferroviari i treni non circolano più. Salari al minimo, a proposito: non sarà che non si trovano camerieri per il fatto che vengano sottopagati, a volte pure in nero, per un orario di lavoro sfondante le 10 ore pro die con festività obbligatorie? Mentre contiamo mediamente un morto al giorno sul lavoro, sembra che si tenda a ridurne il costo con la conseguente riduzione della sicurezza, già di per sé molto precaria.
Concludendo: a parte le Frecce Tricolori, ma cosa dovremmo festeggiare nella nostra Repubblica?
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