venerdì 7 maggio 2021

La risposta attesa

Molte volte, persino troppe, s’insistite sulla ricerca della verità passante dall'estraneazione dal proprio mondo domestico, di più: mettendosi in orbita assieme ai satelliti per considerare l'essenzialità, godendo della roteazione del pianeta. 

Mai come oggi ne avverto la necessità. Per ovvie ragioni scaturenti dalla pandemia. L'intero pianeta è aggredito da molte malattie virali, altre fanno parte oramai della famiglia umana, vedi ad esempio la malaria. Da oltre un anno siamo aggrediti anche da Covid 19, un diabolico bastardo che sta mietendo milioni di vittime. 

Vado in orbita e che vedo? Che mi dice l'imparzialità, l'essenza di pensiero? 

A rigor di logica un osservatore esterno, come fantasiosamente sono io in questo frangente, ma anche un alieno qualsiasi, proromperebbe in un'esortazione di questo tipo: "Come civiltà siete evoluti, non tanto ma diciamo discretamente. Bene, direi che organizzandovi potreste sconfiggere Covid! Avete già trovato il vaccino, giusto? Allora avete già tutto! Distribuitelo a tutti e in meno di un anno avrete il problema alle spalle!"

Caro osservatore esterno, le cose non stanno così. Abbiamo il vaccino, ma sono sorte altre problematiche. La più grande si chiama Big Pharma. E' composta dall'insieme di tutte le multinazionali a cui abbiamo delegato, come umanità, la ricerca, la preparazione di tutte le medicine atte a salvaguardare la razza umana. Con una piccola eccezione: non tutti gli uomini sono uguali, a causa delle differenza sociale scaturente dal sistema attuale eretto su una tipologia artefatta di capitalismo. Praticamente chi possiede risorse economiche si cura più velocemente e meglio di chi arranca socialmente.

Concorderei con gli occhi sgranati di un interlocutore al momento solo di fantasia, "Ma come? Siete sullo stesso pianeta e vi ostacolate a vicenda?" 

E' così, lo confermo mestamente. Ieri però si è aperto uno squarcio inatteso: il Presidente della più potente, ancora per poco, nazione del pianeta ha espresso il suo pensiero al proposito, invitando a sospendere la proprietà dei brevetti dei vaccini per agevolarne la distribuzione planetaria a costo zero. 

"Non sarebbe nulla di strano se voi non foste strani" mi direbbe il compagno orbitante attorno al pianeta di blu vestito.

Concordo, sarebbe un procedere retto, lapalissiano, di fratellanza. 

Ma non è così. 

Alcuni stati, a denti stretti, compreso il nostro Dragone, hanno appoggiato subitaneamente la proposta. Altri, vedi l'Angela Teutonica, hanno espresso diniego al riguardo, tirando in ballo la castroneria maxima, il rispetto delle libertà economiche. 

Ma la risposta peggiore, al punto da far ripartire subito il mio amico immaginario verso la sua dimora in Galassia, è stata questa: 

«Togliere i brevetti non farà aumentare la produzione di vaccini, anzi il contrario. Il modo migliore per un accesso equo di tutti ai farmaci è avere un rapporto costruttivo e pragmatico con il settore privato».   

E chi ha pronunciato questa supercazzola galattica? Semplice: la Federazione Mondiale dell'Industria Farmaceutica! 

Altri esempi? 

Albert Bourla - nomen omen perché trattasi di burla - numero uno di Pfizer:

«Siamo contrarissimi a questa iniziativa. Ha ragioni solo politiche e non ci aiuterà certo ad affrontare l’emergenza sanitaria»

Stéphane Bancel, Ceo di Moderna:

«Lo stop temporaneo alla protezione intellettuale non garantirà più vaccini mRNA nei prossimi due anni, perché in questo momento non c’è capacità inutilizzata per la loro produzione, che richiede tecnologie e macchine molto sofisticate». 

Che dire davanti a cotanta idiozia, egoismo, voglia spasmodica di accaparrarsi quantità inaudite di ricchezza, credendo che tutto, compreso i bilanci, debbano tendere all'infinito? 

Una cosa da dire, pensandoci bene, l'avrei.... "Ehi amico che vieni da lontano! Aspettami! Vengo con te!" 

Tiè!

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