martedì 27 aprile 2021

La manna di Manna

 Lo ringrazio, dobbiamo ringraziare tutti Maurizio Manna, entrato da poco nel Comitato centrale di FOFI. Che cos'è Fofi? E' la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, e durante una riunione Ettore Novellino, Presidente dell'Ordine di Avellino ha avuto l'ardire di rilasciare la seguente dichiarazione: 

"La categoria dei farmacisti dovrebbe innalzare un altare al virus, perché è grazie a Santo Covid se veniamo presi in considerazione."

E Maurizio Manna, complimentandosi con Novellino per "la grande sensibilità personale e professionale" di rimbalzo ha ribattuto: 

"Ringrazio Santo Covid perché sta dando un'opportunità incredibile ai farmacisti!"

Che dire? Manna ha evidenziato ciò che è sotto gli occhi di tutti, l'incredibile e forsennato lucro perpetrato da un anno a questa parte dei farmacisti ai danni della collettività.

Si dirà che se non ci fossero stati loro, il lockdown sarebbe stato molto più duro e difficile da superare. Balle. Ricordo ad aprile del 2020 la puntigliosa e carbonara attività di molti addetti che confezionavano bustine con dentro le introvabili mascherine che venivano vendute a prezzi da arresto, per loro e per chi le forniva. 

Manna ha scoperto un nervo atavico, scatenante in me un moto rivoluzionario e dal sapore inconfondibile di comunismo. Per me infatti le medicine e tutte le balle esposte in una qualsiasi farmacia dovrebbero essere vendute dallo stato centrale. Si lo so, è un'eresia, una fregnaccia, un'idiozia. Lo so. Ma lo penso seriamente. Certo, ci sarebbero molti meno milionari sulla nostra penisola, ma anche qui parlo con sincerità: non si starebbe meglio? 

Invece forgiamo e agevoliamo ricchi possidenti che sulle malattie fondono imperi economici. E questo lo ritengo una vergogna. 

Gente come Manna andrebbe messa in condizione di non nuocere più alla socialità. E ribadisco: farmacie di proprietà dello Stato che le concede in uso e gestione a laureati i quali, non dovendo correre dietro all'incasso, avrebbero più tempo a disposizione per fare i farmacisti, aiutando e supportando la clientela. 

Sognerò, può essere. Ma sognando mi allontano dal disgusto di vedere quotidianamente l'arsura di pochi sulla sofferenza di molti. E ho detto tutto! (cit.)   



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